
Dolore lombare, un italiano su tre ne soffre ogni anno
16 Aprile 2025Arriva senza preavviso, spesso dopo un movimento brusco o uno sforzo eccessivo, e lascia chi ne è colpito bloccato, piegato in due dal dolore: è il “colpo della strega”, o più correttamente blocco lombare acuto, una delle manifestazioni più comuni del mal di schiena. La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) lancia un appello alla popolazione e propone un decalogo di buone pratiche per riconoscerlo, affrontarlo e prevenirlo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 600 milioni di persone nel mondo hanno sperimentato almeno un episodio di dolore lombare nell’ultimo anno. In Italia, il mal di schiena è tra i disturbi più sottovalutati ma più impattanti: 1 lavoratore su 3 è costretto a casa ogni anno, secondo dati INAIL.
“Il colpo della strega è un evento estremamente comune – spiega Pietro Randelli, Presidente SIOT e Direttore della Clinica Ortopedica dell’Istituto Gaetano Pini – nella maggior parte dei casi si risolve con riposo e antidolorifici prescritti dal medico di base. Solo in presenza di segnali particolari o dolore persistente, è necessario approfondire con esami diagnostici e ricorrere allo specialista ortopedico”. Ma attenzione: come sottolinea Alberto Di Martino, esperto SIOT per la chirurgia vertebrale, “la lombalgia è un sintomo, non una diagnosi. Può nascondere patologie diverse, anche non ortopediche, come coliche renali o aneurismi. È fondamentale valutare con attenzione il quadro clinico”.
Ecco i 10 comandamenti SIOT per affrontare il “colpo della strega”:
1) Riposo e antidolorifici prescritti dal medico di famiglia sono spesso sufficienti a superare l’episodio acuto.
2) Se i sintomi persistono o peggiorano, è utile effettuare radiografie o, se necessario, risonanza magnetica.
3) Attenzione alle cause extravertebrali: non tutto il mal di schiena ha origine nella colonna vertebrale.
4) Sedentarietà, sovrappeso e sforzi eccessivi aumentano il rischio: correggere lo stile di vita è essenziale per la prevenzione.
5) Nei giovani e adolescenti, la lombalgia va sempre valutata dallo specialista per escludere patologie evolutive.
6) Dopo una caduta, soprattutto negli anziani, si deve sospettare una frattura da fragilità e valutare anche l’osteoporosi.
7) Se il dolore si irradiasse alle gambe, potrebbe esserci una compressione nervosa: è il momento di approfondire.
8) La fisioterapia è utile, ma solo dopo valutazione e diagnosi medica, evitando trattamenti “fai-da-te”.
9) L’uso del busto ortopedico può aiutare, ma solo temporaneamente e sotto controllo medico.
10) In casi selezionati, la chirurgia rappresenta una soluzione efficace, soprattutto per ernie discali o stenosi gravi.
“Serve consapevolezza – concludono gli esperti SIOT –. Il mal di schiena è una delle principali cause di disabilità al mondo, eppure è ancora troppo sottovalutato. Agire tempestivamente, adottare stili di vita sani e affidarsi a specialisti competenti può fare la differenza.”