Domenico Bongermino, la pandemia ha colpito soprattutto gli sport minori
22 Marzo 2022Come hai vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili e severe misure restrittive?
Una situazione che sicuramente ha preso tutti alla sprovvista. Un periodo storico che porteremo sempre nella mente, con tanti punti di domanda che ancora oggi fanno fatica a trovare delle risposte. Una pandemia personalmente vissuta male, forse perché dovuta alla “scarsa” informazione reale dei fatti, ma che per fortuna ho potuto vivere con la mia famiglia, rispetto a molti altri che hanno dovuto affrontare il periodo da soli. Adesso ho imparato a conviverci, quindi continuo ad affrontare tutto cercando di rispettare le regole basilari. Si cerca piano piano di tornare ad una parvenza di normalità, ma per ora, preferisco ancora evitare situazioni di confusione.
Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?
I danni sono stati tantissimi, soprattutto per gli sport minori. Molte piccole realtà hanno dovuto rinunciare alle riprese dopo le sospensioni e tante sono fallite perché le spese erano triplicate e molti sponsor data la situazione, hanno fatto un passo indietro, quindi non c’erano più certezze per proseguire. Nell’attuale mondo del calcio a 5 dove vivo, ho visto scomparire tantissime società, che dopo i tanti sacrifici, si sono dovuti arrendere e hanno abbandonato a causa di richieste troppo eccessive e costose da parte del governo per ripartire.
Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psico-fisico?
Fare sport fa bene alla salute. Il corpo umano ha bisogno di movimento. Una regolare attività fisica aiuta a diminuire il rischio di patologie e ha effetti positivi sulla salute psichica della persona.
Cosa ti ha dato e ti dà la pratica sportiva in termini di crescita personale, sociale e professionale?
Vivo il Futsal ormai da tantissimi anni. Lo ritengo uno sport di squadra molto impegnativo e non per tutti, soprattutto a livello mentale più che fisico. Il campo è più piccolo e la velocità di pensiero è raddoppiata. Bisogna già sapere che giocata fare ancor prima che il pallone arrivi sotto i piedi. Personalmente durante il mio percorso, ho avuto la fortuna e la possibilità di vivere diverse realtà ,diversi spogliatoi, prima come giocatore e ora attualmente anche come “mister” ,perché da sette anni, rivesto il doppio ruolo di giocatore-allenatore.
Entrambe le cose mi hanno aiutato a relazionarmi meglio con le persone sia all’interno che all’esterno dell’ambito sportivo. Finché continuerò ad emozionarmi e divertirmi, porterò avanti questa mia passione sempre con amore.