Donne in gravidanza, l’assunzione di vitamina D potrebbe ridurre il rischio di eczema nei bambini

Donne in gravidanza, l’assunzione di vitamina D potrebbe ridurre il rischio di eczema nei bambini

9 Agosto 2022 0 Di La Redazione

Un corretto apporto vitaminico unito ad una pratica sportiva (anche moderata) rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la salute dell’organismo ed è, a detta di molti, un vero e proprio elisir di lunga vita.

Fino ad oggi sono 13 le vitamine individuate negli esseri umani e classificate dalla farmacologia come liposolubili (A, D, E e K) e idrosolubili (8 vitamine B e la vitamina C).

Un discorso a parte merita la vitamina D, cosiddetta della luce solare, perché essa viene sintetizzata direttamente dalle cellule della cute in seguito all’esposizione solare mentre solo in piccola parte (il 20%) viene assunta con la dieta.

La vitamina D è fondamentale per la salute dello scheletro; mantiene le ossa forti e sane ed è indispensabile alla loro formazione. Favorisce, infatti, l’assorbimento e il deposito di calcio e di fosforo nelle ossa, essenziali durante la crescita dei bambini e per prevenire l’osteoporosi in età adulta.

Anche il buon funzionamento del sistema immunitario e la protezione dell’organismo da malattie infettive o virali sono supportate dalla vitamina D.

Infine è stato dimostrato che contribuisce alla normale funzione muscolare aumentando la tonicità muscolare e la forza fisica, alla buona salute dei denti, proteggendoli da carie e gengiviti e a livello cutaneo, migliora lo stato della pelle, soprattutto di quelle acneiche che risulteranno più morbide e lisce.

Uno studio pubblicato sul British Journal of Dermatology mostra che l’assunzione di vitamina D in gravidanza riduce il rischio nei bambini fino ad un anno di sviluppare eczema atopico.

L’eczema atopico è una condizione infiammatoria cronica che può avere un grande impatto sui malati, sulle loro famiglie e sull’assistenza sanitaria. Si stima che un bambino su sei di età compresa tra uno e cinque anni soffra di eczema atopico e negli ultimi decenni si è verificato un aumento globale.

Le prove che collegano la supplementazione materna prenatale di vitamina D con il rischio della prole di eczema atopico sono incoerenti, con la maggior parte dei dati provenienti da studi osservazionali. I ricercatori del Southampton Biomedical Research Center hanno così condotto per la prima volta uno studio in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo per esaminare la relazione. Più di 700 donne in gravidanza hanno preso parte alla ricerca, di cui 352 hanno assunto gli integratori da 14 settimane fino al parto e 351 hanno assunto un placebo.

Le conclusioni sono che l’assunzione di vitamina D in gravidanza riduce la possibilità di avere eczema atopico fino a 12 mesi per i nascituri.