Dagli Osanna del periodo Covid alle aggressioni selvagge agli “angeli salvavita”

Dagli Osanna del periodo Covid alle aggressioni selvagge agli “angeli salvavita”

14 Dicembre 2024 Off Di Corrado Caso

I Medici e il personale sanitario hanno dato, in corso di pandemia da Corona-virus, un rilevante contributo in termini di vite umane e malattia. Un vero bollettino di guerra approssimativo e non ancora definitivo. Un numero che nel tempo dovrà, con ogni probabilità, essere rivisto al rialzo. Quanto accaduto è la conseguenza di un’etica del ruolo ben oltre il diritto naturale di preservare la propria vita e quella dei loro cari. Ma, nello stesso tempo, una evidenza delle inadempienze, dello smantellamento della sanità pubblica, dello stato di delirio nell’interpretazione di un fenomeno infettivo che, con grande rapidità e inattesa virulenza ha attraversato il mondo. Una pandemia che vive sottotono ma è, ancora presente con il suo carico di sofferenza.
Sull’ onda di un protagonismo esasperato e bugiardo, della politica del consenso si sono avvicendati sul palcoscenico multimediale in uno spettacolo, molte volte, indegno vax e no-vax. Tutti contro tutti… Una nazione frammentata, una contrapposizione ingovernabile ha messo in risalto, ipocrisie e l’ostentazione di simboli e bandiere di appartenenza politica, una lotta di campanili, la gola profonda di recriminazioni e distinguo irriverenti verso la sofferenza e la morte di tante persone.
Nei confronti di una nazione disorientata, i medici e il corpo sanitario ha riannodato, ogni volta, il filo della pietà e della speranza. Ma è doloroso dire che al tempo della testimonianza e della riconoscenza fa seguito, nuovamente un tempo grigio di aggressioni fisiche e verbali.