Edilizia sanitaria: programmati 5 nuovi ospedali

Edilizia sanitaria: programmati 5 nuovi ospedali

10 Gennaio 2019 0 Di a.m.

Ristrutturazione ed adeguamento funzionale dei nosocomi campani, si passa alla terza fase per un finanziamento complessivo che supera il miliardo e ottantatré milioni di euro.

L’azione di rilancio della sanità regionale passa anche per un ammodernamento delle strutture e, necessariamente, per un rinnovo del parco tecnologico che in alcune realtà è di “comprovata vetustà”.

Il nuovo programma degli interventi di edilizia sanitaria – secondo quanto previsto dall’art. 20 della legge numero 67 del 1988 – riguarda il completamento della terza fase che potrà valersi di un finanziamento cospicuo: 1.083.450.286 di euro di cui 1.029.277.771,70 di euro a carico dello Stato e la restante parte (54.172.514,30 di euro) a carico della Regione.

Certamente la novità più importante è data dai previsti cinque nuovi ospedali: quello nell’area nord dell’area metropolitana che andrà a sostituire il San Paolo a Fuorigrotta; quello di Salerno che prenderà il posto dell’Azienda ospedaliera universitaria, San Giovanni di Dio Ruggi di Aragona; l’ospedale unico della Penisola Sorrentina che raccoglierà l’eredità dei preesistenti plessi di “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento e del “De Luca e Rossano” di Vico Equense; il nuovo ospedale a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, che subentrerà al “San Roccco”; il nuovo nosocomio previsto nel comune di Giugliano al posto del “San Giuliano”.

Di circa 91 milioni di euro il finanziamento complessivo previsto per l’Azienda sanitaria locale Na1Centro; 84 milioni le risorse destinate all’ Na2 Nord; di circa 108 milioni quelli a favore dell’Asl Na 3 Sud. All’Asl di Terra di Lavoro arriveranno, invece, 91 milioni di euro, a Benevento circa 15 milioni e 700mila euro, ad Avellino 14 milioni e mezzo, 70 milioni a Salerno.

Fra le Aziende ospedaliere la parte del leone la fa il Cardarelli (55 milioni di euro), seguito dal Pascale (38 milioni), quindi i due Policlinici, Federico II e Vanvitelli con,  rispettivamente, 28 e 16 milioni di euro; Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, circa 28 milioni di euro, Rummo di Benevento 20 milioni, Santobono-Pausilipo 11 milioni, Moscati Avellino 7 milioni.