Elisoccorso, o gli adeguamenti o le “irregolarità”
8 Febbraio 2020Non ci sono alternative: o si dà il via ai lavori per illuminare la piazzola di Damecuta o si prosegue con le “improvvisazioni” e si continua con l’arte di arrangiarsi.
Siamo uomini o caporali ci ricorda e ci ammonisce, spesso in modo tragicomico, il principe della risata, Totò. Ebbene a quattro giorni della riunione d’urgenza convocata dal Direttore Generale per la Tutela della Salute, avvocato Antonio Postiglione ad oggetto Aggiornamento Attività del Servizio di Elisoccorso, nessun verbale ufficiale è stato consegnato ai diretti interessati (Alidaunia, Elilombarda, Direttore Generale Asl Na1, Aeronautica Militare, Enac, Sindaci Anacapri e Capri), su quanto detto e stabilito, mentre sulla stampa regionale è stata riportata l’assicurazione che l’elicottero del 118 potrà atterrare in elisuperfice non a norma come quella di Damecuta perchè i trasferimenti saranno classificati “primari” e non “secondari”.
La nostra curiosità è dettata anche per la presenza, finalmente, di un rappresentante Enac il cui “silenzio-assenso” nei precedenti atterraggi notturni e sull’agibilità della base all’ospedale del Mare, è in pieno contrasto con quanto fino ad oggi certificato!
Il regolamento EU ammette l’atterraggio in deroga alle prescrzioni Enac sotto l’esclusiva responsabilità del pilota solo su siti non contrattualizzati e non facenti parte del contratto di Elisoccorso. Capri Damecuta è contrattualizzato e deve rispondere alla normativa civile. Inoltre il regolamento Enac per le infrastrutture Hems parla chiaro…” i siti militari quale è Capri Damecuta deve essere sottoposto a parere tecnico operativo dall’Enac con il rilascio di autorizzazione triennale.
Nel 2017 l’Enac, (saremmo curiosi di sapere se era presente anche la dottoressa presente all’incontro del 4 febbraio 2020), su richiesta della Regione con una ispezione tecnico operativa decretò la non sicurezza della piazzola di Damecuta per attività notturna per mancanza di idonea illuminazione.
Lo stesso regolamento europeo consente sotto la responsabilità del pilota con l’ausilio di illuminazione dall’alto o dal basso di atterrare sui siti dell’evento non noti a priori, unsurveyed, ovvero non facenti parte della rete delle infrastrutture contrattualizzate ed allegata all’appalto di elisoccorso.
Nel frattempo a Capri – anziché sollecitare l’inizio dei lavori di messa a norma della piazzola di Damecuta (durata due mesi) una cosa da fare, da anni, per risolvere il problema – nascono come funghi comitati di cittadini che chiedono una nuova piazzola più vicino all’ospedale per permettere anche atterraggi civili.
Pura fantasia per i tempi di realizzazione. È il caso di dire che mentre il medico studia, l’ammalato muore. Infatti da parte della Società Elilombarda, proprietaria dell’elicottero di stanza al Cardarelli vengono espressi dubbi concreti sull’atterraggio notturno a Capri anche e soprattutto per tutelare l’incolumità dei piloti e del personale medico.