Elisoccorso, una telenovela senza fine

Elisoccorso, una telenovela senza fine

16 Agosto 2019 0 Di Gaetano Milone

Il problema delle difficoltà dei mezzi di soccorso è legato anche all’assenza di determinate dotazioni tecnologiche e dalla penuria di personale specializzato a bordo.

 Emergenza sanitaria in Campania: due elicotteri non bastano, i problemi sono anche altrove. Primo flop per il secondo elicottero spostato da Pontecagnano all’ospedale del Mare per interventi notturni. Ieri sera, il velivolo dell’Alidaunia presente nella piazzola dell’ospedale del Mare non ha potuto levarsi in volo per una chiamata d’emergenza dall’isola d’Ischia (si trattava di un bambino di 22 giorni) perché   sprovvisto di culla termica.

È dovuto intervenire l’altro elicottero di stanza al Cardarelli, della società Elilombarda, che ha provveduto all’intervento, trasportando il bambino a Napoli e da qui con ambulanza Sten, per il trasporto neonatale, all’ospedale san Leonardo di Castellammare, dove tutt’ora è ricoverato. All’aspetto coreografico di una risoluzione dei problemi sanitari, soprattutto sulle isole – sbandierato ai quattro venti dai vertici sanitari campani – non risponde il riscontro sul campo, perché ancora una volta non si riesce a dare una giusta risposta, soprattutto per mancanza di sinergia dei soggetti interessati (medici ospedalieri, Core, piloti, rianimatori).

Il problema quindi – come suggerito da tutti gli operatori coinvolti – va risolto con una maggiore professionalità nelle chiamate ma soprattutto con l’aumento di ambulanze dotate di rianimatore. Capita troppo spesso, infatti, che il medico rianimatore componente dell’equipaggio dell’elicottero di soccorso, debba accompagnare l’ammalato all’ospedale di riferimento, lasciando sguarnito l’elicottero impossibilitato ad intervenire in caso di altra chiamata. E così pure per le piazzole abilitate agli atterraggi notturni: sono poche e scandalosamente non a norma come quella di Capri ove, di fatto, secondo le prescrizioni dell’Enac, sono vietati atterraggi dopo il tramonto. Più ambulanze con rianimatori, più medici al pronto soccorso. Una formula vincente per ridare tranquillità ai cittadini ed anche ai pochi medici in prima linea nei pronto soccorso.