Ema: allarme terapie cellulari non validate
1 Maggio 2020Francesca Ceradini: “Al momento le terapie cellulari approvate sono pochissime in Europa. Molte sono in sperimentazione e il resto è una giungla di trattamenti non validati”.
Attenzione alle cure, senza base scientifica, che promettono risultati strabilianti. Terapie a base di cellule vendute come miracolose ma in realtà non validate né autorizzate. In Europa vi sono centri che le offrono pubblicizzandole attraverso il web. E, a cadere nella rete, sono pazienti che cercano disperatamente cure per diversi tipi di malattie, correndo “gravi rischi, a fronte di benefici ridotti o assenti”.
A lanciare l’allarme è il Comitato per le terapie avanzate (Cat) dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) in un documento messo a punto “in risposta a persone, aziende e ospedali che promuovono terapie cellulari non validate scientificamente quali cure per un’ampia gamma di patologie, come cancro, malattie cardiovascolari, autismo, paralisi cerebrale, distrofia muscolare e perdita della vista”.
Un fenomeno “in crescita e sempre più a portata di mano”, spiega Francesca Ceradini, direttore scientifico dell’Osservatorio terapie avanzate, “prima i viaggi della speranza si facevano verso l’India o la Cina, oggi anche in Europa e negli Usa”.
Le terapie cellulari sono trattamenti che utilizzano le cellule del paziente o di un donatore oggi rappresentano una speranza su cui si sta indagando anche per il trattamento del Covid-19. L’uso di sangue e di cellule per il trapianto è una pratica medica consolidata. Tuttavia, se le cellule non sono utilizzate per la stessa funzione essenziale nel paziente ricevente come nel donatore o se queste sono manipolate in modo sostanziale, non si può parlare di trapianti e non è possibile supporne la sicurezza i benefici. Per questo motivo, tali terapie sono regolamentate nell’UE come prodotti medicinali.
Il rapido evolvere della tecnologia nel campo delle terapie cellulari offre nuove interessanti opportunità per il trattamento di varie malattie, tra cui molte considerate attualmente incurabili.
La preoccupazione di Ema, spiega all’Ansa Alessandro Aiuti, vicedirettore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (Tiget) di Milano e membro del Cat, che ha partecipato alla stesura del documento, “nasce da notizie che abbiamo ricevuto relativamente ad annunci pubblicitari di siti web di cliniche presenti in diversi Paesi dell’Unione Europea, che offrono trattamenti spacciati come risolutivi e miracolosi, a base di cellule mesenchimali, definite impropriamente staminali, ad esempio per il trattamento dell’Alzheimer, ma senza che vi siano basi scientifiche né prove di efficacia. Questo ci riporta indietro, agli errori fatti con Stamina”.
“Al momento – prosegue Ceradini – le terapie cellulari approvate sono pochissime in Europa. Molte sono in sperimentazione e il resto è una giungla di trattamenti non validati. Solo negli Usa ci sono oltre 700 cliniche private che li vendono a caro prezzo; ma altre sono in Europa, soprattutto dell’Est, in Svizzera e forse anche in Italia”.
I pazienti che ricorrono a terapie cellulari non validate scientificamente o non regolamentate, si legge nella nota Ema, “hanno riportato effetti collaterali gravi, a volte fatali, tra cui infezioni, reazioni immunitarie indesiderate, formazione di tumori, perdita della vista ed emorragie cerebrali”. Per “tutelare i cittadini”, conclude Ema, “sono essenziali studi clinici ben progettati per valutare la sicurezza e i benefici di queste terapie”.