Ema, percorsi trasparenti per ricerche anticovid
28 Maggio 2020L’Agenzia europea per il farmaco richiama alla necessita di collaborazione tra ricercatori e, soprattutto, sulla limpidezza dei protocolli di ricerca avviati per contrastare il Coronavirus.
L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) “raccomanda trasparenza su protocolli e risultati degli studi osservazionali” sui farmaci per il Covid-19, nonché “collaborazione tra ricercatori, al fine di garantire studi di alta qualità e di impatto scientifico”. È quanto si legge su una nota dell’ente regolatorio Ue, riportata sul portale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
La ricerca osservazionale, ovvero basata sull’esame di dati epidemiologici provenienti dal mondo reale (Real World Data), può integrare le conoscenze fornite dagli studi controllati randomizzati e fornire prove sulla sicurezza e l’efficacia di vaccini e trattamenti. Inoltre, spiega Ema, “è fondamentale per capire come l’esposizione a determinati farmaci può influenzare il rischio o la gravità dell’infezione da virus”.
Al momento, “in tutto il mondo sono in corso numerosi studi osservazionali e nei prossimi mesi il loro numero aumenterà. Per generare prove che siano realmente utili per i decisori”, però, “devono essere ben progettati e basati su grandi popolazioni”.