Emanuele Tenneriello, fair-play: quando l’avversario non diventa mai nemico

Emanuele Tenneriello, fair-play: quando l’avversario non diventa mai nemico

6 Aprile 2025 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Emanuele Tenneriello centrocampista dell’Alta Hirpinia nella sua lunga carriera ha girato l’Italia dagli Allievi dell’Empoli alla Primavera del Vicenza da Marcianise a Molfetta facendosi apprezzare per le sue capacità tecniche ed il suo fair-play.

Quando pensa allo Sport pensa solo al calcio o ad altre pratiche?

Quando penso allo sport lo penso in maniera più ampia, la disciplina l’ambizione e la spettacolarità è compresa anche in molti altri sport tra questi sono molto affascinato dall‘atletismo e la fisicità del basket.

Quando e come l’è nato l’amore per il calcio?

Ho iniziato che avevo 5/6 anni andavo al campetto o per strada, giocavamo per ore e ore, prendevamo due mattoni e facevamo le porte oppure attaccavamo una saracinesca quindi penso sia stato una cosa naturale che ho sempre avuto insomma, a volte si nasce con una passione.

Per tutti gli sportivi, i calciatori non fanno eccezione, è necessario seguire un’alimentazione bilanciata. Su questo fronte lei fa da solo o si fa guidare da un dietologo?
Penso che l’alimentazione oggi sia fondamentale per poter competere, in passato mi facevo aiutare da professionisti, oggi seguo un piano alimentare che penso sia adatto a me e alle mie esigenze. Giocando per tanti anni impari ad eliminare gli zuccheri eccessivi e a bere tanta acqua. Determinate penso sia la buona alternanza tra carboidrati e proteine.

Lo Sport e poi? Ci sono hobbies che le piace coltivare?

Oltre lo sport mi piace molto la musica penso sia una parte determinate della mia vita

Lei si definisce un difensore ma ha giocato anche in attacco. In quale dei due ruoli si trova meglio?

Quando  ho iniziato da bambino, nella scuola calcio dei fratelli Nocerino ad Agnano, facevo il quarto a destra nel 4-4-2, ruolo che mi ha portato poi ad andare nelle giovanili dell’Empoli, a 10 anni poi sì ho giocato sia da attaccante ma anche tantissime partite da centrocampista. Atualmente,  gioco dietro – complice anche l’età – e mi trovo  bene, forse perché essendo stato dall’altra parte so molto spesso in anticipo le giocate avversarie, sono quasi tre anni che le squadre in cui milito sono fra le migliori difese.                       

Il suo fair-play in campo le ha procurato oltre che la stima dei suoi tifosi anche la considerazione dei suoi avversari.

Si è vero, mi capita molto spesso di essere ricordato da avversari e tifosi con lodi di stima e di affetto. Questo per me è molto importante.

Penso che il rispetto dell’avversario e delle piazze in cui vai o affronti avversari non debba mai mancare.

È un mio modo di essere, un modo in cui mi sono sempre comportato e che mi ha sempre contraddistinto.