Emergenza Coronavirus a Caserta
12 Marzo 2020Nosocomi in sofferenza. Da ieri fino ad oggi il pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera ha dovuto alzare bandiera bianca per saturazione dei posti in isolamento.
Cadono nel vuoto gli appelli a non intasare i pronto soccorso in assenza di situazioni critiche. L’emergenza determinata dall’epidemia virale da Covid-19 può, nella maggioranza dei casi, essere gestita a casa. Sicuramente un difetto di comunicazione e di organizzazione del 118 provinciale all’origine del “disguido” che ha costretto i responsabili del pronto soccorso del “Sant’Anna e San Sebastiano” a denunciare l’indisponibilità ad assicurare posti letto di isolamento. Nella giornata di oggi la schiarita con la ripresa, si fa per dire, “dell’ordinaria amministrazione” che, in tempi di epidemia globale, è sempre straordinaria, andando ad acuire le arcinote carenze d’organico.
Getta acqua sul fuoco il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di via Tescione, avvocato Carmine Mariano: “La situazione si va normalizzando ma certo non è pensabile che i risultati dei tamponi giungano con giorni di ritardo né che l’ospedale possa reggere anche l’onda d’urto di casi non acuti”.
L’avvocato Mariano non lo dice esplicitamente, ma appare evidente il riferimento al cattivo funzionamento del 118 Casertano.
Intanto l’Azienda ospedaliera del capoluogo sta organizzandosi per il futuro, con i posti di terapia intensiva che, per step saranno portati dagli attuali 9 ai 18 previsti per fronteggiare le nuove esigenze determinate dal Coronavirus.
“Procedendo per gradi, nel giro di qualche settimana – assicura Carmine Mariano – raggiungeremo l’obiettivo dei 18 posti di rianimazione. Intanto abbiamo provveduto a bloccare i ricoveri di elezione per assicurare maggiore recettività ed assistenza all’emergenze-urgenze”.
“Stiamo lavorando anche di notte, per cui mi piace sottolineare – chiude il commissario – lo spirito di abnegazione di tutto il personale, al quale va un ringraziamento sentito”.