
Emidio Rinaldi: “La vittoria non sempre è tutto ciò che conta, l’importante è la formazione dell’atleta”
29 Luglio 2022Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido schermitore: Emidio Rinaldi.
La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?
Vissuto con ansia e preoccupazione, utilizzando misure ancora più restrittive, creando una bolla asettica in sala e facendo capire ai ragazzi l’importanza dei dispositivi di sicurezza e del distanziamento.
Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua specialità?
L’attività durante la prima fase della pandemia è stata sospesa con gravi danni economici, successivamente invece, è stata svolta senza grosse interruzioni, anche se alcuni genitori, nonostante la situazione fosse di assoluta sicurezza, hanno preferito non far praticare l’attività schermistica per tutto il periodo di emergenza pandemica e rientrando soltanto alla fine della stessa.
Chi è stato tra gli amici o in famiglia a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua folgorazione, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ho cominciato l’attività a 6 anni grazie a mia sorella maggiore che si era appassionata a questo sport. Ho praticato l’attività agonistica fino a 19 anni per poi proseguire negli anni successivi con l’attività magistrale.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Sicuramente tantissimo, soprattutto perché la Scherma è uno sport individuale dove l’atleta studia l’avversario per compiere azioni contrarie per riuscire a mettere la stoccata (il punto).
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua attività, cosa suggerirebbe?
Di eseguire le azioni con determinazione e coraggio indipendentemente dall’esito finale della stessa, disinteressandosi della vittoria dell’assalto poiché sono in fase di formazione.