Emiliano Callegari, non permettere a nessuno di toglierti i sogni
26 Maggio 2022“Nel calcio vale quanto ha detto Ivan Lendl rispetto al tennis: se desideri farti un amico, comprati un cane”. (Marco Van Basten)
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido esponente di questo sport: Emiliano Callegari.
La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
L’ho vissuto sicuramente come tutti! Facendo attenzione alle restrizione che comunicavano, ho dovuto spostarmi di Umbria a Liguria per lasciare il club dove stavo per andare direttamente a casa dalla mia ragazza in Imperia. Adesso sono a Malta per fortuna da ieri non dobbiamo usare più la mascherina! Sembra strano, ma è molto bello, siamo liberi nuovamente.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Nel mio caso il primo anno di pandemia io mi trovavo in Eccellenza , e la squadra ha deciso di non pagarmi i due mesi che mi mancavano! Per fortuna sport e salute hanno fatto un gran lavoro.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà conta al 105% . Penso che senza quello non arrivi da nessuna parte, perché quando siamo in campo è tutto color celeste, ma il vero giocatore forte, la vera forza si dimostra quando sei in panchina o fuori, e lì che devi spingere su di te, è lì che non devi mollare, perché il calcio è una ruota, un giorno sei su, l’altro giù ma devi riuscire sempre ad essere la stesa persona, allenandoti forte, con rispetto e voglia di migliorare.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Poco fa ho fatto un post quando abbiamo raggiunto l’obbiettivo di qualificazione alla Coppa Europa Conference, che l’ho scritto col cuore, sinceramente consigli non devo darne, perché ognuno ha la sua strada e deve passare delle belle e delle brutte cose, solo dico che passarle fa parte di questo. Ne quando giochi sei il migliore ne quando non giochi sei scarso. Solo te steso decidi chi sei, cosa vuoi.. allenandoti, con voglia di migliorare e sognando in grande! Nessuno ti toglie i sogni.