Enrico Scalchi: “Affidatevi a persone competenti e lavorate con impegno e dedizione”
8 Novembre 2022Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Enrico Scalchi.
La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?
Disputando campionati nazionali nel futsal la nostra attività non si è mai completamente interrotta. Come ricorderà settimanalmente prima della gara i giocatori e lo staff venivano sottoposti a tamponi molecolari. Importante è stato sicuramente l’attenzione posta nella vita quotidiana nel rispettare le misure di prevenzione.
Quello che è cambiato, almeno inizialmente, è stata la percezione dello spogliatoio, inteso come sviluppi dei rapporti di squadra. Anche oggi è però importante mantenere l’attenzione – oggi ad esempio, siamo stati in trasferta a Catania e nonostante non vigesse l’obbligo ho ritenuto di indossare per tutto il viaggio la mascherina. Ognuno può far nel suo piccolo qualcosa.
Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?
Le categorie nazionali del Futsal hanno continuato a disputare regolarmente i campionati , la grossa difficoltà è stata legata ai rinvii, alla squadre decimate a causa delle positività nel gruppo squadra e quindi di sicuro questi fattori hanno inciso sui campionati che in parte sono stati falsati per stop agonistici e dalla gare anche per più di 30 giorni. È capitato di fare allenamenti in 5, avendo vari positivi in squadra , oppure dover rinviare 3 partite consecutive per lo stesso motivo.
Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ho sempre fatto sport fin da piccolo, all’inizio per dovere – i miei genitori mi hanno fatto praticare il nuoto. poi per piacere ho iniziato con il basket ad un buon livello . A 17 anni ho iniziato con il calcio a 5. Ho smesso per infortuni abbastanza presto ma ancora adesso, seppur come allenatore dei portieri, sono rimasto con passione nel mondo del Futsal! Il Futsal , anzi tutti gli sport, compreso l’escursionismo ed il canyoning , fanno parte della mia vita. Non amo stereotipi di atleti, ma se devo far dei nomi dei modelli per il ruolo di portiere di calcio a 5 sono Miarelli e Mammarella , miei coetanei, che hanno dato moltissimo a questo sport. In ogni cosa per me, principalmente, lo sport è sempre stato passione.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La volontà ed il lavoro contano molto, così come la voglia di migliorarsi costantemente che sia a 20 anni e che sia a 30 anni! Le doti naturali sono una base di partenza, ma ci sono esempi di atletici che si sono costruiti con il lavoro e raggiunto livelli di eccellenza. Parlando di portieri un esempio un poco datato può essere Toldo a paragone con Buffon. Una cosa che davvero conta è anche lo staff tecnico che ti segue – il mister , il preparatore il coach – la competenza di queste figure incide molto sullo sviluppo di un atleta ad ogni livello , a partire dall’attività di base fino a quella agonistica.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?
Un consiglio importante è affidarsi a persone competenti e lavorare con impegno e dedizione. Vivere ogni allenamento al massimo e con entusiasmo ed essere sempre aperti a recepire nuovi stimoli e cimentarsi in nuove o differenti metodologie di lavoro . La prestazione dipende moltissimo dal lavoro che si svolge in settimana – l’allenamento ottimale è quello che riesce a riprodurre il più possibile una situazione o un gesto che poi viene ripetuto in gara. Ogni categoria ed età deve avere specifici allenamenti che devono tenere conto di diversi fattori . Nel caso dei bambini, ad esempio , fondamentale è considerare il profilo psicomotorio mentre in atleti professionisti la necessità di mantenimento dell’alta prestazione.