Errore durante un intervento di chirurgia estetica, quale danno è chiamato a risarcire il medico
1 Settembre 2021Una recentissima Sentenza della Suprema Corte di Cassazione recante n. 8220 del 2021 ha esaminato una questione molto importante legata ad un intervento di chirurgia estetica sbagliato ed al criterio con cui si deve calcolare il danno cui il medico è chiamato a risarcire. Nello specifico, la Corte ha stabilito che le singole voci del danno subito dal paziente devono essere considerate complessivamente e non sommate con criterio aritmetico. Un intervento di chirurgia estetica non eseguito a regola d’arte può essere causa, per il paziente, di danni di diversa natura ovvero non solo di carattere estetico ma anche psichici.
In questo caso la Corte di Cassazione ha sancito, nella Sentenza sopra enunciata, che non può considerarsi corretto procedere ad un calcolo semplicemente aritmetico del risarcimento dovuto per l’una e per l’altra menomazione, ma dinanzi alla presenza di menomazioni plurime, il risarcimento dovuto dal medico andrà valutato prendendo in considerazione il danno nel suo complesso. Ebbene, nel caso in esame dinanzi la Suprema Corte va evidenziato che il danno estetico si rifletteva necessariamente sulla psiche, sovrapponendosi al danno psicologico; tale sovrapposizione, afferma la Corte, nella valutazione del danno unitario, deve essere eliminata. Per questo motivo, in tali ipotesi, il calcolo aritmetico non deve essere utilizzato in quanto lo stesso potrebbe far correre dei rischi, addirittura in casi estremi, portare al riconoscimento di un’invalidità superiore al 100% che, ovviamente, non è ipotizzabile; ed è proprio per questo motivo che in presenza di menomazioni plurime, monocrone o policrone, non sempre sarà possibile ricorrere alla loro sommatoria.