“Estate Blu” a Piano di Sorrento, Fortunato Calvino porta in scena “Lurdes”

“Estate Blu” a Piano di Sorrento, Fortunato Calvino porta in scena “Lurdes”

18 Agosto 2024 Off Di Miriam Perfetto

Venerdì 30 agosto alle ore 21, sulla magnifica terrazza di Villa Fondi in Costiera Sorrentina, Fortunato Calvino, autore e regista, porta in scena “Lurdes“, un atto unico, in prima nazionale interpretato dall’attore napoletano Luigi Credendino. Assistente alla regia Pina Strazzullo, scenografo Paolo Foti.

Lo spettacolo affronta il tema del Coronavirus, esplorando le ossessioni di un marito che tormentano la moglie, non abituata a confrontarsi tutto il giorno con le “fisime” del compagno che, prima della pandemia, vedeva solo a cena. La convivenza forzata di 24 ore al giorno scatena reazioni e dialoghi che mettono in luce le contraddizioni e le paure vissute dalla famiglia durante quel difficile periodo. Le assurde ossessioni di Vincenzo, il marito di Lurdes, trasformano la tragedia in farsa, rivelando, nonostante la drammaticità del momento, aspetti grotteschi della loro quotidianità.

Lurdes fa parte della tradizionale rassegna estiva dedicata alla cultura “Davanti al golfo di Surriento”, promossa dalla città di Piano di Sorrento, sotto la guida del Sindaco Salvatore Cappiello e dell’Assessore alla Cultura Giovanni Iaccarino. Il programma prevede numerosi appuntamenti con la musica, l’arte, la danza, i concerti e il teatro, tutti a ingresso gratuito.

Luisa Bevilacqua, Presidente del Centro Italiano Femminile (CIF), ha espresso gratitudine all’Amministrazione comunale di Piano di Sorrento per aver dato spazio e voce alla collaborazione con la sua organizzazione. Bevilacqua sottolinea l’importanza del teatro come strumento di profonda introspezione e crescita emotiva, citando Fortunato Calvino come esempio emblematico. Secondo lei, Calvino, “attraverso il suo teatro, non si limita a evocare sensazioni negli spettatori, ma li spinge a confrontarsi direttamente con le proprie emozioni. Il teatro diventa così un mezzo per imparare a riconoscere, vivere e affrontare le emozioni, contribuendo a una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda”. Questa capacità del teatro di trasformare la poesia in esperienza umana, come affermava Federico Garcia Lorca, è ciò che lo rende un’arte vitale e potente.