Ex Guardie mediche a rischio chiusura

Ex Guardie mediche a rischio chiusura

4 Dicembre 2019 0 Di La Redazione

Lo Smi sull’accordo regionale integrativo campano di medicina generale: “No alla cancellazione delle attività mediche di Continuità Assistenziale”.

 

Si profila l’ipotesi di abolire quello che per il sindacato medici italiani rappresenta un punto fermo dell’assistenza territoriale. “Sta vendendo allo scoperto, dopo l’ultima riunione svoltasi in Regione Campania sull’accordo integrativo regionale di medicina generale, un’ipotesi di cancellazione delle attività di continuità assistenziale (ex guardie mediche) che non accetteremo mai” dichiara Luigi De Lucia, segretario regionale della Campania del Sindacato Medici Italiani.

“Nell’ultima discussione – incalza De Lucia – invece, di approfondire le modalità organizzative per valorizzare al meglio le attività dei presidi di Continuità Assistenziale nelle Aft (Aggregazioni Funzionali Territoriali) dando seguito a quanto già affrontato, si è preferito di parlare di altro (della diagnostica nei studi dei medici). Così le ipotesi riguardanti il reclutamento di personale di CA restano una mera congettura giornalistica priva di qualsiasi riscontro. Forse la FIimmg e la parte pubblica si sono accordati, come si legge dal sito del sindacato, di trasferire i medici di continuità assistenziale per le attività connesse ai codici bianchi degli ospedali e di spostare le ore notturne al servizio del 118? Questo significherebbe la perdita del posto di lavoro per molti medici, tante volte giovani colleghi, e allo stesso tempo la non ottemperanza dei Livelli Essenziali d’Assistenza (Lea)”.

“Lo Smi è contrario a questo disegno politico che vede d’accordo la Fimmg e la Regione Campania – prosegue De Lucia – anzi ci meraviglia che la parte pubblica prenda il suo orientamento dalla Fimmg”.

“La mia parte sindacale sarà sempre impegnata affinché non si perda nessuno posto di lavoro dei medici e soprattutto sosterrà tutte le iniziative di sostegno per i giovani professionisti e per chi lavora da molti anni in quest’ambito assistenziale – conclude il segretario regionale Smi – l’accordo integrativo regionale di medicina generale della Campania, che non è stato ancora firmato, dovrà tenere conto delle attività mediche di Continuità Assistenziale per il suo varo definitivo”.