Ex guardie mediche al capolinea?

Ex guardie mediche al capolinea?

5 Novembre 2019 0 Di Ernesto Esposito*

“Il ponte delle festività dei Santi potrebbe essere l’ultimo con i medici della Continuità assistenziale in attività e ad assicurare le connesse prestazioni sanitarie”.

Gli  iscritti allo Smi  Continuità Assistenziale della Asl Napoli 1 centro che io rappresento evidenziano, ancora una volta, il ruolo insostituibile dei presidi ambulatoriali pubblici aperti in tutta Italia  in questo lungo ponte di Novembre che tra giorni festivi e prefestivi ha visto  la ex guardia medica ancora una volta in prima linea per garantire la continuità della assistenza attraverso le visite domiciliari, ambulatoriali, prescrizioni di farmaci indifferibili e certificazioni per i lavoratori turnisti.

Potrebbe essere l’ultimo ponte di Novembre con la guardia medica aperta e le prossime festività Natalizie potrebbero essere le ultime con la guardia medica aperta per la cittadinanza. A tal proposito mi piace sottolineare alcuni dati dei presidi di  continuità assistenziale nelle aree ad elevata densità abitativa di Napoli  dove ad esempio nel  presidio Annunziata dedicato ai bambini dal 1 gennaio 2019 ad oggi sono state effettuate oltre 18274  visite ambulatoriali  dai medici di Continuità assistenziale, migliaia anche gli accessi presso le altre ex guardie mediche cittadine (Soccavo Pianura, Scampia Chiaiano Piscinola, Secondigliano S.Pietro, Piazza Nazionale, Ponticelli, Stella S.Carlo Arena).

Dunque a fronte di 232 milioni di euro stanziati dal Ministero per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche per gli studi di medicina generale, nulla è previsto per i presidi territoriali pubblici della ex guardia medica. Una dimenticanza? Una scelta politica? Una eventuale chiusura definitiva dei presidi pubblici della ex guardia medica?

Per quanto mi riguarda ritengo doveroso sottolineare il ruolo strategico assistenziale di questi presidi  nelle aree ad elevata densità abitativa, nelle aree disagiate e piccole isole di tutta Italia ed in particolare penso a Procida, Caprie ed Ischia.  Invece gli iscritti al Sindacato dei Medici Italiani auspicherebbero ad un potenziamento delle strutture pubbliche notturne e festive utilizzando le figure professionali di supporto alla medicina generale (specialisti, infermieri, apparecchiature diagnostiche) già esistenti nelle Asl ed il potenziamento delle centrali di ascolto della Continuità assistenziale per garantire un servizio ancora più efficace in sinergia con il 118.

*Segretario Smi Asl Napoli 1 centro