Fabrizio Magurno: “Lavorate per raggiungere vette sempre più alte”
7 Gennaio 2023La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
Per quanto riguarda la pandemia l’ho gestita e la sto gestendo attenendomi ai consigli e le direttive dei medici; a livello personale non è stato semplice affrontare una situazione del genere, sia a livello sportivo che sociale. Ma forse mi sento di poter dire che il “lockdown” del 2020 non mi ha solo tolto qualcosa ma mi ha permesso di lavorare più su me stesso e scoprire lati del mio carattere che non conoscevo. A livello sportivo è stato drammatico perché nel 2019/2020 stavo affrontando la mia prima stagione nel calcio a 5 ed a metà stagione il campionato è stato interrotto senza mai essere ripreso. Stessa cosa accaduta l’anno successivo in cui affrontavo ancora il campionato di serie C1. Nonostante ciò non ho mai smesso di lavorare per migliorarmi e crescere con costanza ed impegno.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Come dicevo prima in quegli anni affrontavo le mie prime sfide in questo sport e per quanto riguarda il movimento sportivo del calcio a 5 la pandemia è stata drammatica poiché data l’incertezza del periodo molti sponsor che supportavano le squadre si sono tirati indietro e di conseguenza tante società non sono riuscite ad iscriversi ai campionati delle stagioni successive
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
La mia carriera inizia con il calcio e come quasi tutti i portieri della mia generazione ero rimasto incantato da Gigi Buffon, al quale mi sono ispirato per anni. Per quanto riguarda il mio passaggio al calcio a 5 devo ringraziare Fabio Cinelli e Marco Di Fazio, che sono stati i miei primi allenatori e coloro che mi hanno convinto ad iniziare a giocare a questo meraviglioso sport.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà ed il sacrificio fanno la differenza in tutto, il talento va coltivato sempre, non basta per raggiungere gli obiettivi. Colgo l’occasione per citare una frase che personalmente adoro: “L’ossessione batte sempre il talento”.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Ai ragazzi che si avvicinano al calcio a 5, ma penso che valga per ogni altro sport agonistico, mi sento di dare un solo consiglio: se amate quello che fate, fatelo con amore e dedizione, lavorate sodo; e se un giorno penserete di aver fatto qualcosa di grande, vuol dire che è arrivato il momento di lavorare ancora di più per raggiungere vette ancora più alte.