Fase 3, nel Parco del Cilento per ricominciare dai bambini
14 Giugno 2020Dopo il durissimo periodo dell’isolamento a causa del Coronavirus adesso bisogna recuperare il tempo perduto “promuovendo progetti di didattica all’aperto”.
Offrire sostegno ai bambini nel dopo pandemia mettendo a disposizione i propri spazi attraverso progetti di didattica all’aperto nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
A lanciare l’idea è il presidente dell’Ente parco, Tommaso Pellegrino (in foto). L’iniziativa ha l’obiettivo di restituire ai più piccoli la possibilità di vivere a pieno il rapporto con la straordinaria ricchezza naturalistica del Parco, secondo in Italia per dimensioni.
“Vogliamo essere l’area d’Italia con il maggior numero di scuole che mette in campo progetti di didattica all’aperto perché dobbiamo favorire l’interazione tra i nostri bambini – dichiara il presidente Pellegrino – nei mesi in cui sono dovuti rimanere chiusi in casa hanno avuto un indebolimento del sistema immunitario. Per questo motivo adesso è importante favorire tutto ciò che è possibile fare all’aperto, come prendere aria, sole, andare al mare, altrimenti tra qualche mese avremo una nuova emergenza, e i nostri figli si ammaleranno più facilmente”.
“L’ente finanzierà con duemila euro le scuole che attueranno questo tipo di didattica – prosegue Pellegrino – nei progetti saranno coinvolte anche le agenzie di trasporto che condurranno i bambini nei luoghi simbolici del Parco Nazionale. I nostri figli devono conoscere il territorio nel quale vivono per poterlo amare”.