Febbre nei bambini, per i pediatri resta il Paracetamolo il farmaco di elezione

Febbre nei bambini, per i pediatri resta il Paracetamolo il farmaco di elezione

21 Ottobre 2022 0 Di La Redazione

Le prime linee guida italiane sulla gestione della febbre nel bambino (fonte Doctor 33)per medici e familiari sono state redatte nel 2009 da un panel di esperti per conto della Società Italiana di Pediatria (SIP). L’impatto delle raccomandazioni contenute nelle linee guida sull’atteggiamento dei pediatri nella gestione della febbre nel bambino è stato osservato attraverso indagini trasversali condotti nei 3 anni dopo la loro pubblicazione. Nel 2017, la SIP ha voluto aggiornare le linee guida attraverso l’analisi delle ultime evidenze nazionali e internazionali  ma, in buona sostanza, confermando sostanzialmente le raccomandazioni preesistenti sulle modalità d’uso dei farmaci antipiretici nella febbre del bambino.
Nei bambini con meno di 4 settimane d’età si raccomanda l’uso del termometro digitale per la misurazione della temperatura ascellare in qualsiasi situazione (ospedale, ambulatorio, casa e scuola). In ospedale e in ambulatorio, la temperatura ascellare nei bambini di oltre 4 settimane d’età deve essere misurata con un termometro digitale o a infrarossi (timpanico, con o senza contatto con la pelle). Il termometro timpanico mostra una sensibilità di misurazione superiore a quella della misurazione ascellare (92% e 54% rispettivamente). Il termometro a infrarossi deve essere utilizzato solo da personale sanitario qualificato, per evitare errori di misurazione. Il modello non a contatto con la pelle sembra meno preciso in presenza di irritabilità e sudore, fattori comunemente presenti nel bambino con febbre. I dati disponibili al momento della stesura delle linee guida non hanno portato a un consenso sull’uso del termometro per l’arteria temporale nella popolazione pediatrica.

I farmaci antipiretici devono essere preferibilmente somministrati per via orale, riservando la somministrazione rettale in caso di presenza di vomito, con lo scopo di controllare il disagio del bambino.

Paracetamolo e ibuprofene sono i farmaci indicati per controllare il fastidio accusato dal bambino febbrile. Tuttavia, il paracetamolo, è l’unico antipiretico e analgesico a poter essere usato dalla nascita in poi, anche in casi di disidratazione alla dose di 10-15 milligrami per chilogrammo di peso. Tale dosaggio tiene la temperatura bassa più a lungo ed è più efficace nel ridurre la temperatura media dal basale. L’epatotossicità di paracetamolo è principalmente legata a gravi errori nell’utilizzo del farmaco (sovradosaggio). In generale, nei bambini può insorgere tossicità dopo la somministrazione di 120-150 mg/kg in un’unica soluzione, che corrisponde a 10-15 volte la dose raccomandata.

L’utilizzo del paracetamolo o di altri FANS per prevenire gli effetti avversi della vaccinazione (febbre, reazioni locali) e le convulsioni febbrili non è raccomandato. Inoltre, l’uso di questi farmaci non è controindicato per la gestione della febbre nei i bambini con asma, ad eccezione dei casi in cui è nota la presenza di asma indotta da paracetamolo o FANS.

 

 

 

 

Fonte:DoctorNews33