Federcardio: basta ai blocchi dell’assistenza
19 Dicembre 2019Il presidente Silvio Siciliano fa sentire la voce di un’intera categoria e stigmatizza un anno di stop and godelle prestazioni assistenziali.
“Anche il 2019 si chiude con il blocco dell’assistenza da parte di tutte le strutture convenzionate con la Regione Campania”. La forte critica al modo in cui sono strutturate le prestazioni in convenzione in Campania arriva dall’assemblea annuale di Federcardio. Il presidente Silvio Siciliano ( in foto) fa sentire la voce di un’intera categoria e stigmatizza un anno di stop and go, dodici mesi di blocco dell’assistenza e di ripartenze imposti dalla trimestralizzazione dei pagamenti decisa due anni fa dall’allora commissario Polimeni e confermata dal governatore De Luca.
Decisioni che hanno avuto, ricorda Siciliano, “la conseguenza più grave nei continui raggiungimenti dei tetti di spesa. Stop che hanno costretto anche gli specialisti di Federcardio a interrompere la continuità delle cure. Un fatto molto grave perché in Campania le strutture ambulatoriali private sono 1.134 mentre quelle pubbliche sono 302. Una grande fascia di utenza, quando le convenzioni sono sospese, rinuncia per problemi economici a controlli clinico – strumentali con un danno alla salute e un significativo aumento degli accessi in pronto soccorso. Questo significa per tanti cittadini ricoverati rimanere per ore o per giorni in barella determinando un aumento della spesa sanitaria in altri capitoli”. Ora, con la chiusura del Commissariamento i medici di Federcardio chiedono con forza un contratto separato per la branca di cardiologia con un tetto di struttura annuale, calcolato sulla media degli ultimi tre anni e maggiorato del 20 per cento.