Federico II, giovedì protesta dei disabili idonei al concorso

Federico II, giovedì protesta dei disabili idonei al concorso

2 Luglio 2024 Off Di La Redazione

Giovedì 4 luglio, a partire dalle ore 9, il Comitato degli idonei al concorso per categorie protette bandito nell’aprile del 2022 dall’azienda ospedaliera universitaria Federico II terrà un sit-in all’isola C 3 del Centro Direzionale davanti al palazzo della Regione per essere ricevuto da rappresentanti della Giunta a cui rappresentare l’esigenza di accelerare le procedure assunzionali. Gli interessati sono da un anno in graduatoria in attesa di essere chiamati, ma non ricevono alcun segnale in questa direzione, nonostante – sottolineano in un documento inviato ai vari livelli istituzionali interessati – “il presidente De Luca continui ad invitare Asl ed AO a non bandire altri concorsi ma ad attingere dalle graduatorie esistenti”. La loro scade nel 2025, e temono di essere tagliati definitivamente fuori visto che non si procede ad immetterli in ruolo.

Ai sensi della legge 68 del 1999 sul collocamento obbligatorio, è prevista una riserva del 7% dei posti da destinare alle varie tipologie di lavoratori inseriti nelle categorie protette, tra invalidi, orfani e vedove da lavoro, ed altre figure previste dalla vigente normativa. “Nel solo comparto sanitario della Campania – sottolinea il Comitato – ci sono ad oggi almeno 200 scoperture, con quote importanti soprattutto all’Azienda Ospedaliera dei Colli, all’Istituto Pascale di Napoli e all’ Asl Napoli 3 Sud”.

“Sosteniamo – dice il leader della Cisl Funzione Pubblica dell’area metropolitana di Napoli Luigi D’Emilio – la giusta battaglia degli idonei della Federico II. Siamo purtroppo di fronte all’ennesima situazione paradossale esistente nella nostra sanità, con piante organiche che hanno vuoti spaventosi, personale valutato con prove concorsuali e non immesso nei ruoli, ed addirittura multe che vengono pagate da aziende pubbliche, e quindi con soldi nostri, perché non rispettano i vincoli imposti dalla legislazione. Ma dove viviamo? E’ possibile che ancora oggi non si sia a conoscenza di quanti posti siano riservati ai disabili? E’ complicato imporre alle strutture sanitarie di adempiere agli obblighi imposti dallo Stato? E’ strano – conclude il segretario  generale D’Emilio – lamentarsi che i bandi di concorso vadano deserti ed al tempo stesso non si stabilizzino a tempo indeterminato gli idonei nelle graduatorie da cui attingere. La Cisl FP è vicina a questi lavoratori e sollecita di porre fine una volta e per sempre a questa assurdità”.