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Fibromialgia, una tuta per sconfiggere il dolore
17 Febbraio 2025Una ‘tuta’ dotata di elettrodi per la stimolazione di specifici gruppi nervosi e muscolari è in grado di ridurre il dolore e i disturbi associati alla fibromialgia. È il dato che emerge da uno studio pubblicato sullo European Journal of Pain.
La fibromialgia è una patologia subdola. È caratterizzata soprattutto da dolore cronico diffuso che colpisce il sistema muscoloscheletrico, ma può essere accompagnata anche da affaticamento, disturbi del sonno, deficit di memoria e concentrazione.
“Già da piccola avevo dolori diffusi, soprattutto alle gambe, ma tutti mi tranquillizzavano dicendo che era un disturbo transitorio dovuto alla crescita”, racconta Sveva Bonomi, una giovane donna affetta da fibromialgia. In realtà, col tempo “sono arrivata a un punto in cui facevo fatica a stare seduta o a stare concentrata, al punto che alla mia prima sessione di esame all’università non riuscivo a ricordare le cose che sapevo bene”, aggiunge Sveva, che ora sta conducendo un dottorato di ricerca proprio sulla sua patologia.
Pur senza giungere a una risoluzione, la ricerca negli ultimi anni ha compiuto importanti passi avanti. Ha identificato terapie che possono aiutare a gestire i sintomi e chiarito alcuni possibili meccanismi alla base della patologia: in particolare, sembra che a causare il dolore cronico possa essere una compromissione del modo in cui il cervello processa lo stimolo doloroso.
È a questo livello che agisce la ‘neurotuta’. Il dispositivo (Exopulse Mollii, sviluppato dalla tedesca Ottobock) è composto da una giacca e dei pantaloni in cui sono distribuiti 58 elettrodi di stimolazione che agiscono specificamente sui gruppi muscolari di tutto il corpo. Utilizzando impulsi elettrici a bassa frequenza, la tuta stimola nervi e muscoli allo scopo di interrompere o modificare i segnali del dolore inviati dai nervi al cervello e, in tal modo, riduce la percezione del dolore e altri sintomi associata alla fibromialgia.
Il nuovo studio ha dimostrato che questo approccio è efficace. La sperimentazione, condotta all’ospedale universitario Henri Mondor, a Créteil, alle porte di Parigi, ha coinvolto 33 persone.
I pazienti hanno indossato la tuta un’ora al giorno per circa un mese. A partire dalla seconda settimana i ricercatori hanno riscontrato una riduzione del dolore del 14% che è arrivata fino al 25% dopo 4 settimane. Miglioramenti sono stati riscontrati anche nella capacità di svolgere le normali attività quotidiane: un indice finalizzato a misurare questo aspetto (il Fibromyalgia Impact Questionnaire) è migliorato del 21% al termine dello studio. È cresciuta, invece, del 54% la qualità di vita e si è ridotta del 12% la presenza di sintomi depressivi.
Sveva Bonomi è tra le pazienti che oggi usano la tuta: “L’ho provata, sapendo che non tutti i pazienti sono uguali, ma quando ho fatto la prima prova e ho visto come mi sono sentita ho dato un sospiro di sollievo: per me funziona”, dice.