FNOMCeO, da parte i rancori e lavoriamo tutti insieme
20 Luglio 2024Si sono conclusi gli scrutini delle elezioni tenutesi dal 12 al 15 luglio per l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Napoli.
Mi sono candidato con la lista Ordinatamente, che ha ottenuto 1936 voti, che corrisponde a circa il 30% del totale dei votanti.
Tengo innanzitutto a ringraziare tutti i medici che ci hanno sostenuto e ci hanno votato e gli oltre 500 medici che hanno espresso fiducia nella mia persona, in particolar modo i medici di famiglia, soprattutto quelli dell’Asl Napoli 2 Nord, territorio in cui io stesso sono medico di famiglia e rappresentante sindacale.
Mi congratulo con i vincitori e con tutti in nostri avversari, soprattutto per aver portato avanti una competizione serena e corretta, dove hanno vinto innanzitutto i Medici.
Dispiace che le dichiarazioni del neoeletto Presidente, che da sempre ha la mia stima, non siano distensive ed inclusive, ma abbiano ancora un tono rancoroso da scontro elettorale, ma sono certo che presto ci si dovrà rendere conto che non si possono ignorare la maggioranza assoluta dei medici che hanno partecipato al voto, che sono oltre il 50%, tra gli elettori di Ordinatamente e Rinascita, contro coloro che hanno votato i vincitori, che sono circa il 40%.
Ora bisogna impegnarsi a costruire una governance forte delle professione, affinché la nostra martoriata sanità Campana abbia uno stimolo per riuscire ad affrontare le sfide che bisogna assolutamente vincere, per non scrivere la parola “fine” alla sanità pubblica.
I medici napoletani sono sfiduciati e molti sono tentati ad emigrare, poiché da tempo non si sentono garantiti in un sistema che esprime solo disordine, che va a ripercuotersi sulla tutela della salute dei cittadini, che è oramai da anni compromessa e di qualità inferiore rispetto a quelle delle altre regioni d’Italia.
Mi auguro che tutte le forze che hanno partecipato alla competizione elettorale lavorino in sinergia per recuperare il ruolo di attore protagonista, ruolo che il medico ha come definizione, ma che va strutturato, poiché negli ultimi anni si è pensato alla facciata, piuttosto che alla sostanza, in nome di mantenimento di equilibri, che avvantaggiano i pochi rispetto a tanti medici che quotidianamente si occupano della salute dei loro pazienti, lottando contro l’inefficienza del sistema che costringe i cittadini malati ad arrendersi a rivolgersi al privato o ad emigrare in regioni dove la sanità pubblica è molto più funzionale.
Mi auguro che centralità del ruolo del medico, sburocratizzazione dell’attività professionale, aumento della qualità della formazione e, soprattutto, Ordine e rispetto dei ruoli, stabilendo e pretendendo il rispetto degli stessi da ogni settore professionale, siano i capisaldi del neoeletto consiglio direttivo e non si perseveri nel disordine assoluto, che ha portato i medici napoletani alla disastrosa condizione in cui sono costretti ad esercitare la Professione.