Formica ridens
8 Gennaio 2019L’occasione è di quelle ghiotte e la capogruppo 5Stelle in Consiglio regionale, Valeria Ciarambino, non se la lascia sfuggire: “Nessun mandante di formiche…il presidente s’improvvisa entomologo ma una relazione del dipartimento di prevenzione dell’Asl Na 1 lo smentisce”.
In amore ed in guerra tutto è lecito. La tradizione mitica ci rimanda a guerre scatenate da Dee gelose per improvvida assegnazioni di pomi; a guerre combattute per questioni di corna e di cornificati; a guerre combattute fra topi e rane (batracomiomachia). E ancora, scorrendo fonti storiche questa volte, a guerre combattute, sanguinosamente, per motivi “sportivi” a Costantinopoli; a guerre determinate da sconfinamenti canini fra Grecia e Bulgaria; persino a guerre scatenate a motivo di pasticcini, fra Francia e Messico.
Ma, a spulciare le cronache, non si rinviene traccia di guerre scatenate a causa dell’insetto che, fino ad oggi, era sempre stato accostato alla laboriosità e non all’ospedalità. Evidentemente i tempi cambiano, ed anche in fretta, se pure la politica chiede in prestito “pretesti formicheschi” per regolare i propri conti.
Ha ragione la Ciarambino quando saetta: “Le bugie di De Luca sono smascherate dagli atti dei suoi stessi uffici. È di tre mesi fa una relazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 1, di cui siamo in possesso, che smentisce con largo anticipo le teorie complottiste del governatore che da settimane teorizza presunti mandanti di formiche nelle corsie del San Giovanni Bosco. Il presidente che s’improvvisa entomologo e sostiene a gran voce che le formiche in inverno non esistono, è sbugiardato da un documento di cui non può non aver preso visione, nel quale si sostiene che nel viale centrale del San Giovanni Bosco, a seguito di un sopralluogo degli operatori del Servizio Igiene e Sanità, sono state localizzate molte zone di nidificazione di formiche”.
Dire bugie è sempre cosa grave e non solo perché si va all’Inferno (qualcuno magari non ci crede) ma perché, se colti in castagna, si perde di credibilità. Ammesso che la politica di oggi riesca ancora ad essere credibile.
Ed a questo punto diventa patetico il ruolo della neoistituita Commissione d’indagine della Na1 chiamata a verificare il già verificato.
Ha ragione però anche De Luca quando lamenta i due pesi e le due misure fra risonanza mediatica riservata alle formiche e la morte più che sospetta di tre neonati nell’ospedale bresciano, più un quarto decesso avvenuto lo scorso anno. Più aggiungiamo noi, le sei vittime del virus Chimera, tutte verificatesi nei celebrati ed efficienti ospedali di Lombardia ed Emilia Romagna.
Stupisce che questa ennesima puntata della “formicomachia” non sia stata portata a galla dal “formicologo” di professione. Stupisce ancor di più che un giudizio politico sulla gestione della sanità campana resti appeso ad una lunga scia di insetti. Il ministro Grillo ha giudizio negativo sul governo sanitario della Regione, targato De Luca? Ed allora vi ponga rimedio, ha tutti gli strumenti per farlo ma, per favore, lasciamo stare le formiche che, dal canto loro, sulla scia lunga delle soluzioni glucosate, stanno ancora ridendo.