Formicacce e formichine 2
11 Novembre 2018Di fronte a certe immagini le parole non bastano. L’occhio impietoso di una telecamera è molto più esplicito e diretto. Nonostante tutto, contro ogni logica, proviamo ancora a chiederci: ma siamo veramente diventati questo?
E adesso veramente non ci resta che piangere. Avevamo provato a fare dell’ironia, magari fuori luogo, forse a buon mercato, sulla vicenda sconcertante delle formiche al San Giovanni Bosco. Un modo per esorcizzare una vicenda dai contorni così iperrealistici, così assurda, da poter autorizzare ipotesi le più bizzarre. Anche quelle “fantastiche”. Tutto sembrava possibile, infatti, perché niente è più surreale di formiche che prendono stabile dimora nelle intercapedini di un pubblico ospedale. E, soprattutto, che da lì nessuno le cacci.
Ed invece, mano a mano che il tempo passa – che a foto seguono foto, a filmati altri filmati, a testimonianze nuove testimonianze – quello che sembrava un’ipotesi da incubo surreale va prendendo sempre più corpo. Certo, la parola definitiva spetta alle due indagini in corso: quella interna promossa dall’Asl Na 1 e quella del Nas voluta dal Ministero della salute.
Intanto, se il quadro che si va delineando dovesse trovare definitiva conferma gli interrogativi ed i problemi crescerebbero in maniera esponenziale. A cominciare da quello posto proprio dagli insetti e da conseguente, necessaria, bonifica degli ambienti. Se le formiche hanno colonizzato la struttura non sono facilmente sloggiabili se non attraverso una disinfestazione radicale, cosa questa che mal si coniuga con un ambiente ospedaliero.
Il provvedimento di sospensione di medici ed infermieri, in turno al momento della scoperta del grave episodio di incuria, non fa una piega perché è evidente che per troppo tempo hanno abbandonato a se stessa una degente, oltretutto intubata.
Ma è possibile che questa sia stata l’unica sortita o, piuttosto, come sembra emergere, questa sorta di guerra guerreggiata con le bestiole va avanti da tempo fra avanzate e ritirate strategiche degli insetti che vanno a nozze con i preparati glicolici.
E’ normale che le ditte che hanno il compito di gestire il delicato servizio di pulizia e igiene degli ambienti abbiano “sonnecchiato”? E, nel caso, chi doveva sovrintendere ai controlli?
E poi i dubbi sulla bontà dei prodotti igienizzanti che non hanno fatto neanche il solletico alle formiche. E si potrebbe continuare a lungo ma, di fronte a certa realtà ci limiteremo “saltare” direttamente a due sole considerazioni: la politica dei tagli e dei commissariamento avrà salvato i bilanci ma, a quanto pare, a prezzo dello sfacelo della sanità; se c’è responsabilità amministrativa per le cattive gestioni, c’è anche una responsabilità politica. Intelligenti pauca…