Fp Cgil Salerno, avanti con le assemblee per lo sciopero del 29
26 Novembre 2024Prosegue il ciclo di assemblee della FP CGIL di Salerno, alla presenza del segretario generale Antonio Capezzuto, in vista dello sciopero generale di venerdì 29 novembre, a Roma, proclamato dalla CGIL e UIL a cui ha aderito la FLC CGIL.Dopo l’ncontro nei giorni scorsi con le lavoratrici e i lavoratori dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, ieri si è tenuto il secondo appuntamento all’ospedale” Gaetano Fucito” di Mercato San Severino.
“Sono stati momenti di grande solidarietà e determinazione, dove abbiamo discusso delle sfide quotidiane che affrontano e delle loro legittime rivendicazioni – ha dichiarato il segretario generale Antonio Capezzuto – Lavorare insieme tra le diverse categorie della CGIL, come FP CGIL Salerno e Filcams Cgil Salerno, all’interno dello stesso luogo di lavoro si è dimostrato estremamente utile. La contrattazione di filiera è un sentiero che può rafforzare la nostra voce e ci può permettere di affrontare le problematiche con una visione più completa e unita. L’unione fa davvero la forza, e oggi ne abbiamo avuto una chiara dimostrazione. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e i rappresentanti sindacali per il loro impegno costante. Continueremo a lottare insieme per condizioni di lavoro più giuste e sicure.
Oltre alle tematiche oggetto della mobilitazione nazionale, l’incontro tenuto al “Fucito” di Mercato San Severino, che fa parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, ha toccato anche il delicato ed urgente tema della carenza di personale. “È un problema, quella della carenza di personale medico che potrebbe costringere la struttura a dover contrarre la propria offerta sanitaria – rileva Capezzuto – Siamo nella condizione che nei prossimi mesi andrà in pensione un medico in Radiologia, uno nel Laboratorio di analisi, un altro in Urologia. Resteranno uno o due medici a garantire il servizio. Abbiamo attualmente medici gettonisti, non dipendenti della struttura che garantiscono il servizio in Chirurgia, Rianimazione, Medicina e al Pronto soccorso”. “Per questo motivo chiediamo alla Direzione – aggiunge – una riflessione da parte della gestione interna del presidio perché c’è bisogno di indire concorsi, se abbiamo personale che viene meno o garantiamo con i gettonisti, e non è la soluzione migliore, il servizio o si rischia di contarlo. Il ‘Fucito’ è un presidio fondamentale della Valle dell’Irno che copre un elevato numero di Comuni, dispone di specialità da cui arriva utenza da tutta la regione. Servono soprattutto interventi adeguati e tempestivi, non più rinviabili”.