Fp-Cgil, nell’Asl Salerno mancano cardiologi: si rischia il collasso
18 Gennaio 2024Cristo si è fermato a Eboli, i nuovi cardiologi reclutati dall’Asl, pure. Le Cardiologie periferiche a sud di Salerno sono al collasso per carenza di medici. La Fp Cgil denuncia e rilancia: dal nuovo CCNL obbligo per l’Asl di colmare le carenze per garantire non solo il normale funzionamento delle Unità operative, ma anche la corretta applicazione del contratto, a pena di sanzioni. Così, in una nota congiunta, indirizzata ai vertici dell’Asl Salerno e ai direttori medici dei presidi ospedalieri di Oliveto Citra, Polla e Sapri,
il segretario generale Fp Cgil, Antonio Capezzuto e il coordinatore medici e dirigenza sanitaria Fp Cgil, Massimiliano Voza.
Per i due dirigenti “la persistenza di carenza di dirigenti medici presso le Unità operative di Cardiologia UTIC dei presidi ospedalieri periferici, a Sud di Salerno, continua a destare preoccupazione per i carichi di lavoro gravosi, tali da compromettere sia la dignità che la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini cui sono erogate le prestazioni cardiologiche”.
Difatti, nonostante le nostre continue sollecitazioni, non ultima quella dello scorso ottobre 2023, e le relative rassicurazioni, ad oggi risultano particolarmente carenti le Unità operative di Cardiologia dei P.S.A. di Oliveto Citra, Polla e Sapri che, è appena il caso di ricordare, rappresentano un elemento essenziale nella filiera dell’Emergenza-Urgenza, specie in questo periodo in cui i Pronto soccorso sono presi letteralmente d’assalto mandando in tilt la filiera – proseguono.
“Richiedono, pertanto, di notiziare la scrivente Organizzazione sindacale riguardo i provvedimenti urgenti che codesta Asl vorrà assumere, a partire dalla “riattivazione” del reclutamento di cardiologi dalla recente procedura concorsuale di cui – siamo costretti a notare – non solo in principio hanno beneficiato scarsamente i suddetti presidi ospedalieri periferici, ma, di seguito, non si è più avuto notizia, almeno per ciò che concerne il reclutamento in favore dell’Asl Salerno – incalzano.
“Rammentano, infine, che tenuto conto che la pre-intesa sottoscritta del CCNL Dirigenza Sanitaria 2019-2021, appena approvata dalla Corte dei Conte, all’articolo 29 (servizio di guardia) prevede che “sono programmabili per il singolo dirigente non più di 5 turni di guardia notturni” e all’articolo 30 (servizio di pronta disponibilità) prevede che “sono programmabili non più di 12 servizi medi mensili complessivi intesi come somma dei servizi di guardia e servizi di pronta disponibilità”, al fine di evitare contenziosi col personale della dirigenza medica, è necessario che ogni Unità operativa abbia a disposizione almeno 7 medici – specie in caso di presenza di medici in part rime o distacco sindacale o medici non turnisti (compreso i medici specializzandi)-, atteso che 6 medici possono coprire, ex art 29, a mala pena 30 (6×5) dei 30-31 turni di guardia notturni mensili previsti (potendo risultare ampiamente insufficienti sei medici quando nella Unità operativa si verifichino la fruizione di riduzione orario, dei quindici giorni di ferie estive o malattia prolungata), e che se a questi 30-31 turni di guardia notturni si aggiungono i circa 36 turni di pronta disponibilità medi mensili per un totale di 66-67 servizi complessivi, i suddetti 6 medici potrebbero essere ampiamente insufficienti nei mesi estivi per evitare di superare i 12 servizi medi mensili complessivi (art 30) per ciascun medico, anche tenuto conto del rispetto dei riposi di cui alle disposizioni del D. Lgs 66/2003 – concludono Capezzuto e Voza.