Francesco Di Donna, la Pallanuoto mi ha insegnato a inseguire i miei obiettivi con perseveranza
3 Febbraio 2022Dal punto di vista fisico ed atletico la pallanuoto è uno sport che richiede una grande resistenza e l’esecuzione di diversi movimenti di base sia con la palla che senza.
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido esponente di questo sport: Francesco Di Donna.
Dal 2009 al 2020 gioca per il Bogliasco 1951, dal 2020 invece gioca per il Lerici Sport 1954.
Nella stagione 2015/2016 fa il suo esordio in serie A e da quel momento gioca 4 stagioni in Serie A1 con il Bigliasco, una stagione in Serie A2 sempre con la stessa squadra ed una stagione in serie B con il Lerici Sport 1954.
Come ha vissuto e come vive, come ha affrontato e come affronta la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili, severe misure restrittive?
Indubbiamente il covid, da due anni, è entrato nelle nostre vite, cambiandole e trasformandole notevolmente. Personalmente ho particolarmente “sofferto” il primo lockdown in cui siamo stati costretti, per circa 2 mesi, a non uscire di casa se non per esigenze primarie. Durante l’anno appena passato abbiamo imparato a convivere con il virus, determinati atteggiamenti e restrizioni ormai fanno parte della nostra vita. Oltre allo sport, sto portando avanti gli studi, sono iscritto alla facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale presso l’università di Genova, e anche nel mondo universitario ci sono state notevoli cambiamenti, alcuni dei quali, per noi sportivi, ci hanno permesso di conciliare meglio sport e studio avendo avuto la possibilità di assistere alle lezioni in streaming. Questa opportunità, a mio parere, dovrebbe essere mantenuta anche durante periodi non pandemici perché, per gli studenti/sportivi è di notevole aiuto.
Quanti danni hanno causato allo sport, in generale, e alla pallanuoto in particolare, le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?
Le chiusure forzate degli impianti al pubblico hanno comportato notevoli danni economici alle società che, già in precedenza avevano grosse difficoltà a far quadrare i bilanci anche in considerazione dell’elevato costo di gestione delle piscine. Il mancato incasso derivante ai corsi aperti al pubblico ha avuto ripercussioni anche sull’attività agonistica che si è trovata a non poter più disporre delle risorse economiche su cui faceva affidamento. Nel primo periodo della pandemia i bonus statali sono stati un valido aiuto per le società. Misure restrittive ci sono state anche per quanto riguarda il pubblico, durante le partite di campionato siamo stati costretti a giocare davanti a un numero veramente limitato di persone e questo sicuramente è una nota negativa per uno sport che, in tempi non pandemici, aveva pochi spettatori. Tutto ciò ha avuto anche ripercussioni sugli sponsor essendo calata notevolmente la visibilità.
Quanto valore attribuisci al binomio sport salute ovvero, quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psicofisico?
Praticare sport fin dall’infanzia è fondamentale per la crescita psicofisica dei ragazzi. I benefici dell’attività sportiva oltre ad avere una rilevante importanza nel corretto sviluppo fisico si rilevano anche fondamentali per la maturazione psicologica consentendo ai ragazzi di migliorare la loro socializzazione con gli adulti e con i coetanei. Personalmente ho potuto constatare come l’applicazione nello sport mi sia stata di aiuto anche in altri ambiti e in particolare nello studio.
Cosa ti ha dato la pallanuoto in termini di crescita personale, sociale e professionale?
La pallanuoto mi ha consentito di conoscere molte persone, anche di altre regione e nazionalità con cui ho mantenuto i contatti. Mi ha inoltre insegnato a perseguire con tenacia e determinazione i miei obiettivi, sia nello sport che nella vita.