Francesco Lanzilotti, coltivare le passioni con costanza e volontà
31 Agosto 2022“Un vincente non è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai.” (
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un maestro del calcio: Francesco Lanzilotti.
La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?
Nel primo anno di pandemia, ho cercato di stare il più vicino possibile alla mia squadra, lavorando con loro in modalità smartworking. Così da poter tutelare sia i ragazzi che le loro famiglie. Inoltre un altro mio obiettivo era quello di alleggerire i ragazzi dall’isolamento forzato. Nel secondo anno siamo riusciti a ritornare alle nostre attività in presenza, soprattutto grazie alla disponibilità della società sportiva ,pronta a fornire tamponi rapidi, i giusti spazi per gli allenamenti e ogni tipo di supporto richiesto.
Ad oggi sono fiducioso. Spero nel meglio, soprattutto per le restrizioni meno severe.
Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua specialità?
Le restrizioni dovute alla pandemia hanno causato grandi perdite economiche sia nelle piccole che nelle grandi società. Sono stati limitati importanti investimenti strutturali necessari per fare bene.
Chi è stato tra gli amici o in famiglia a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua folgorazione, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Sono cresciuto come tutti i bambini con il mito di Ronaldo (il fenomeno),Del Piero e Baggio. Nella mia famiglia tutti abbiamo una preferenza calcistica rispettivamente per Inter e Juventus. Già a 4 anni sognavo di lavorare in questo ambiente.
Crescendo ne ho potuto apprezzare i pregi e riconoscere i difetti. Ho iniziato come calciatore, ma in seguito ad infortuni ho dovuto reinventarmi. Oggi alleno i Pulcini del Sala bolognese (società in provincia di Bologna). Mi piace trasmettere ai ragazzi il valore vero del calcio, uno sport di squadra dove l’importante non è il goal o la vittoria ma crescere e migliorare.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Secondo la mia esperienza, riuscire nel mondo calcistico non è impossibile, è necessario coltivare questa passione nel tempo, con costanza e volontà. Ma avere sempre come obiettivo il DIVERTIMENTO.