Francesco Pagni: “Noi allenatori dobbiamo aiutare a tirar fuori ciò che i ragazzi non sanno di avere”
25 Luglio 2022“Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d’accordo. Il calcio è molto, molto di più”. (Bill Shankly)
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un maestro del calcio: Francesco Pagni.
La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?
Dopo la sorpresa e la paura per le interruzioni dei campionati dilettantistici di calcio così all’improvviso, coi miei ragazzi abbiamo organizzato delle videochiamate per tenerci in contatto e sedute di allenamento fisico a distanza. Quando è stato possibile ci siamo ritrovati al campo per allenamenti distanziati e senza palla, rispettando i protocolli. Da qualche mese, nonostante il susseguirsi di contagi nelle squadre, la vita calcistica è tornata pressoché alla normalità.
Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua socialità?
Purtroppo per quanto riguarda il calcio, le restrizioni hanno comportato per i ragazzi la perdita in pratica di ben 2 stagioni, anni che purtroppo non recupereranno a discapito della loro crescita sportiva.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Le doti naturali, il talento sono soggettivi e innati nei ragazzi. Noi allenatori dobbiamo aiutarli a tirar fuori anche ciò che non sanno di avere, compresa la determinazione e la forza di volontà che con sacrificio e passione li condurrà a ottenere i loro obiettivi o quantomeno ad avvicinarlo il più possibile.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua attività, cosa suggerirebbe?
Insegui la tua passione, ad ogni ostacolo o difficoltà diventerai più forte. Non mollare!!!!