Fumata nera in Sisac: interrotta la trattative
11 Luglio 2019Smi fortemente critico per la trattativa sull’Accordo collettivo nazionale di Medicina Generale. Il segretario Pina Onotri: “Non si può chiudere un accordo a risorse zero”.
Il Sindacato medici italiani non ci sta ed interrompe le trattative con la Struttura interregionale sanitari convenzionati (Sisac). Troppo i punti oscuri, e soprattutto la mancanza di un piano economico per finanziare l’accordo. “Chiediamo chiarezza su quale sia l’entità dei fondi da destinare alla medicina generale – ha dichiarato Pina Onotri, segretario generale del Sindacato Medici Italiani – alla fine della riunione tenuta ieri in Sisac sul rinnovo del contratto nazionale dei medici di medicina generale.
“Non si può chiudere un accordo a risorse zero, in relazione a carichi di lavoro sempre più complessi e gravosi che vengono richiesti ai professionisti medici – spiega Onotri – mentre si trovano fondi per l’infermiere di famiglia, per la cosiddetta farmacia dei servizi, per lo psicologo di famiglia, la medicina generale viene sempre più spogliata di risorse in un chiaro progetto, da parte delle Regioni, di esternalizzare il servizio a favore di soggetti che fanno impresa e a cooperative”.
“Gli effetti devastanti di questa politica sono sotto gli occhi di tutti. Un esempio emblematico è rappresentato da quanto è successo in alcune regioni per il sistema 118 e della medicina dell’emergenza-urgenza”.
Per lo Smi, quindi si interrompe la trattativa. L’Organizzazione sindacale preannuncia che ritornerà al tavolo delle trattative solo dopo la verifica dell’atto di indirizzo da parte del Governo.
“Siamo molto critici, inoltre, anche sul fatto che le regioni non hanno bandito i concorsi per la medicina generale e che tale mancanza – conclude il segretario nazionale Smi – vanifica lo sforzo del ministro della salute di aumentare le borse di studio per far fronte alla carenza di medici”.