Gabriele Gramigna, lo sport per imparare sempre cose nuove
23 Maggio 2021
Via libera della FIGC alla ripresa per i campionati di Eccellenza maschile e femminile di calcio a 11 e i campionati maschili e femminili di Serie C-C1 di calcio a 5 per la stagione 2020-2021. Il Presidente Federale, d’intesa con i Vicepresidenti, ha comunicato alla Lega Nazionale Dilettanti le decisioni assunte per ciascuna Regione in ordine alla ripresa delle sopracitate competizioni.
Eccellenza maschile – In base a quanto stabilito dalla FIGC avranno diritto a una promozione in Serie D le società di Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Trento/Bolzano. Due promozioni per Campania, Lazio, Piemonte Valle d’Aosta, Sicilia, Toscana e Veneto. Tre promozioni per la Lombardia. Nessuna promozione per Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Umbria.
Eccellenza Femminile – Potranno ripartire le competizioni in Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia e Veneto. Ogni Regione avrà diritto ad una promozione alla categoria superiore.
Calcio a 5 Maschile – Campionati pronti a riprendere in Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte Valle d’Aosta, Puglia e Sicilia. Anche in questo caso le Regioni partecipanti avranno diritto a una promozione alla categoria superiore. La Sicilia avrà invece diritto a 2 promozioni.
Calcio a 5 Femminile – Si riparte in Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte Valle d’Aosta, Puglia, Sicilia e Toscana. Tutte queste Regioni avranno diritto ad una promozione alla categoria superiore.
TESSERAMENTI – Le calciatrici e i calciatori tesserati con le Società rinunciatarie saranno svincolati in presenza delle condizioni o a fronte delle richieste di cui agli articoli 32 bis (svincolo per decadenza del tesseramento) e 108 (svincolo per accordo) delle NOIF, così come sarebbe avvenuto alla data del 30 giugno 2021. Potranno trasferirsi a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2021 presso un’altra Società della stessa categoria che invece prosegue l’attività, a semplice richiesta congiunta di quest’ultima e dell’atleta. Inoltre, in deroga all’articolo 103 delle NOIF, è consentita la risoluzione di trasferimenti a titolo temporaneo nel solo ambito dilettantistico di calciatori/calciatrici già tesserati/tesserate per le Società che non riprendono l’attività nella stagione sportiva 2020/2021, al fine di consentire agli stessi e alle stesse il rientro alla originaria Società cedente che, viceversa, ha deciso di proseguire l’attività. Nel caso in cui la Società cedente non riprenda l’attività, il calciatore o la calciatrice potrà rientrare alla stessa Società ed essere trasferito, anche in questo caso, con una semplice richiesta congiunta. Nei prossimi giorni la FIGC diramerà un apposito Comunicato Ufficiale in materia.
Noi che siamo stati come Testata giornalistica da sempre fautori della riapertura in sicurezza di palestre, piscine e centri sportivi non possiamo che essere felici della ripresa dei campionati del Calcio a 11 e del Futsal dilettantistico. Tantissimi giovani torneranno ad investire le loro energie psicofisiche nello Sport che è maestro di vita e dispensatore di benessere.
Di questo parliamo con un valente calciatore toscano di Futsal: Gabriele Gramigna.
Fin da piccolo ha praticato sport, in particolare calcio a 11, dall’età di 18 anni ha intrapreso il Futsal iniziando dalla serie D con il Coiano Santa Lucia con il quale il primo anno (2015/2016) ha vinto la coppa qualificandosi per la serie C 2. Dopo un altro anno con la stessa maglia in C2 è rimasto nella stessa categoria facendo altri due anni con la Timec e centrando due salvezze. L’anno dopo ha iniziato il percorso in serie C 1 con il Signa centrando la salvezza e tutt’ora sta giocando il campionato interregionale toscano.
Come ha vissuto e vive Gabriele Gramigna la paura della pandemia ed il disagio legato alle indispensabili misure restrittive?
La pandemia è stata una spiacevole sorpresa per tutti quanti ed ha sconvolto le nostre vite, inizialmente la paura è stata molta, soprattutto per i miei familiari con cui avevo contatti ravvicinati, arrivando a sentirmi molto in colpa nel proseguire l’attività fisica.
Le misure restrittive hanno costretto ognuno di noi ad allenarsi singolarmente creando anche poca fiducia e prospettiva nel futuro nonostante all’inizio fossero assolutamente necessarie. Negli ultimi mesi, invece, prima della ripartenza anche delle serie inferiori alla serie B di Futsal si è creata molta confusione, vivevamo in una situazione in cui esisteva uno sport di serie A ( categorie considerate professioniste) e sport di serie B ( tutti gli altri). Questo a mio avviso ha tolto un po’ di valore allo sport dividendo le persone e condannando alcuni a non potersi allenare.
Quanti danni hanno arrecato al Calcio dilettantistico la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica?
I danni creati da questo periodo storico probabilmente ce li trascineremo anche nei prossimi poiché hanno danneggiato la struttura economica dello sport dilettantistico e anche professionistico. La parte psicologica e fisica inoltre sono state intaccate pesantemente essendo costretti al distanziamento e perdendo di motivazione e intrattenimento in gruppo, due pilastri del divertimento e dello sport in generale
Quanto è importante per Lei il binomio Sport-Salute?
Lo sport e la salute sono estremamente legati poiché il momento sportivo della propria giornata è importantissimo in quanto consente di avere uno sfogo sia mentale, distaccandosi dai problemi della realtà, sia fisico perché divertendosi compi un azione che ti reca un benessere immediato e farlo in compagnia come nel mio caso riesce a completare tutto ciò che l’uomo ha bisogno poiché il confronto tra persone è la più grande cura e fonte di arricchimento che ognuno può avere
Cosa Le ha dato in termini di crescita personale, sociale e professionale il gioco del Calcio?
Nel mio piccolo posso dire che praticare questo sport riesce a darmi motivazioni e voglia di migliorare anche in tutti gli altri ambiti della mia vita, socialmente mi ha fatto conoscere persone che sono rimaste per me grandi punti di riferimento e grandissimi amici fuori dal campo arricchendomi di consigli e di confronti sia sportivi che quotidiani.
Inoltre, per me lo sport pur essendo una persona molto competitiva, vogliosa di imparare e motivata, ha insegnato a perdere sia in campo che nella vita, mi ha insegnato a sacrificarmi per qualcosa che ci appaga e mi ha forgiato a livello caratteriale facendomi maturare e migliorare su tantissimi aspetti.
Per me lo sport dovrebbe essere questo, una scuola in cui non si è mai promossi ma c’è sempre qualcosa da imparare, in compagnia e divertendosi.