Gas esilarante: la “nuova” droga usata degli adolescenti
11 Gennaio 2022Ne parliamo con il dottore Carlo Alfaro.
La droga continua a rappresentare una delle più grandi emergenze sociali e sanitarie del mondo contemporaneo, trasversale a tutti i contesti socio-economici. L’adolescenza rappresenta un periodo a particolare rischio di abuso di sostanze. Per questo ne parliamo con il dottor Carlo Alfaro, pediatra esperto di adolescenza.
Le domande sono state strutturate da un giovane carottese, Mario Rosario D’Amora, 19enne, iscritto al primo anno di matematica, che dopo essersi confrontato con coetanei e adolescenti, struttura il questionario che “Tutto Sanità” propone al dottore Carlo Alfaro. Mario D’Amora si rende conto che è importante informare perché c’è molto disorientamento e poca conoscenza tra gli adolescenti sull’uso degli stupefacenti.
- Perché si assiste a un utilizzo sempre più precoce di droghe e alcool in età adolescenziale?
L’età adolescenziale è a particolare rischio di abuso di sostanze quali tabacco, alcool e droghe, per il senso innato in quest’epoca della vita di incoscienza, impulsività, onnipotenza, invulnerabilità e la ricerca di sensazioni forti ed esperienze ad alta tonalità emotiva e trasgressiva. Oggi però, causa l’emancipazione dei giovani, sempre più liberi di muoversi, spostarsi, incontrarsi, viaggiare sin da molto piccoli, e la nuova rivoluzione culturale che, tramite l’accesso in età infantile a internet, ha reso i bambini sempre più precoci, informati e curiosi, già la fascia della pre-adolescenza viene coinvolta. L’età tipica dell’iniziazione rimane il primo biennio della scuola superiore, ma in molti casi si comincia già alla scuola media. Peraltro, minore è l’età del primo utilizzo, più aumenta la possibilità che, in un cervello ancora in via di sviluppo, si arrivi ad abusare della sostanza.
- Che cosa spinge un ragazzo verso la droga?
Il più delle volte, non c’è una forte motivazione alla trasgressione o un disagio di fondo, ma la droga viene vissuta come parte integrante di uno stile di vita aperto a qualsiasi esperienza. Entrano in gioco principalmente bisogno di appartenenza identitaria al gruppo, accondiscendenza ai pari e conformismo verso le loro scelte, timore di essere esclusi. Il consumo diventa parte di un rituale che rinforza i legami di appartenenza al gruppo dei coetanei, soprattutto in adolescenti dalla personalità fragile.
- Mi ha molto colpito l’uso dei palloncini esilaranti.
I palloncini esilaranti sono a base di un gas, il “protossido di azoto”, usato come anestetico generale in Medicina. I giovani lo usano come droga ricreativa (“hippy crack”) per i suoi effetti euforizzanti riempiendone dei palloncini, dai quali viene poi inalato a grandi boccate. L’inalazione non è innocua: il gas esilarante diminuisce la disponibilità di ossigeno per l’organismo (per questa ragione in Anestesia viene sempre somministrato assieme a ossigeno) determinando disturbi della parola e dell’equilibrio, insensibilità agli stimoli, annebbiamento mentale, allucinazioni uditive e visive, fino alla perdita di coscienza. Questi effetti subentrano immediatamente e sono di brevissima durata. Riportati anche casi di morte se il consumatore nel tentativo di intensificare lo stato euforico inala il gas esilarante in modo ripetuto e continuativo esempio infilando la testa in un sacchetto di plastica.
I danni a lungo termine?
Può portare declino dell’intelligenza e disturbi mentali come la fissazione, ossessione o allucinazione. In medicina viene usato come anestetico per aerosol. Non è assolutamente prudente inalare queste sostanze in strada. La perdita di lucidità a seguito dell’inalazione di gas esilaranti in strada espone la persona a rischio di cadere, farsi male, procurare incidenti o essere poco reattiva nei confronti di pericoli o aggressioni. L’uso prolungato causa anemia e sintomi neurologici da deplezione di vitamina B12.
- I ragazzi leggono su internet che l’uso dei palloncini è legale, possiamo spiegare questo aspetto?
Anche se non proibiti dalla legge perché il gas è di uso legale per scopi medici, la loro pericolosità per uso ricreativo, al di fuori di quello sanitario, è dimostrata dagli accessi in pronto soccorso dei ragazzi intossicati.