Gelo in arrivo ed i più fragili possono rimetterci la vita
3 Gennaio 2019Arriva il grande freddo, per 3.500 clochard in tutto il Paese il gelo può trasformarsi in tragedia. Esposti al clima inclemente anche diverse centinaia barboni in provincia di Caserta.
Da questa sera è previsto che le temperature scendano fino a 4 gradi sotto lo zero ed in alcune località anche di più. Sono 3.500 i clochard con i cani (di cui 500 donne che vivono sole in strada con il loro peloso) che, con l’arrivo di questa ondata di freddo, pioggia e neve, rischiano di morire assiderati, e con loro a rischiare la vita sono anche i loro pelosi, cani nella stragrande maggioranza dei casi anziani, o comunque in età adulta e per giunta provati da una vita di stenti in strada. Le città maggiormente coinvolte sono Milano (dove ci sono già stati cinque clochard morti di freddo), Roma, Messina, Palermo e Torino, ma non mancano decine di clochard con i cani anche nei piccoli borghi e nelle città capoluogo di provincia di tutte le regioni italiane.
Il presidente dell’Aiddaa Lorenzo Croce lancia l’appello alle istituzioni perché intervengano a tutela di questi clochard e dei loro animali, sia aprendo le porte dei dormitori pubblici ma anche aprendo mezzanini delle stazioni, delle metropolitane e chiese in modo che almeno nelle ore notturne possano ripararsi dal freddo senza doversi allontanare ogni giorno dai loro luoghi di vita. “Ci aspettiamo risposte concrete dai sindaci, ma anche dai parroci – conclude Croce – che siamo certi vorranno ascoltare il nostro appello per evitare che vi siano altri morti di freddo sia umani che pelosi”.
A Caserta per esempio le numerose associazioni si stanno già attivando con iniziative interassociative coordinate dalla Croce Rossa. Lo scorso anno, fu coinvolta, grazie alla Prefettura anche la stazione del capoluogo che poté aprire dei locali in disuso, nello spazio antistante la biglietteria, e preparare numerosi posti letto, pasti caldi, e presidio medico con supporto del 118 nei casi più difficili. Il direttore operativo della Stazione, Salvatore Giuliano ha riconfermato la propria disponibilità: “Siamo pronti a mettere a disposizione i nostri spazi qualora se ne avesse bisogno, come l’anno scorso ci attrezzeremo con turni cadenzati tra le varie associazioni e servizi di pulizia ad hoc”.
“Abbiamo medici volontari già pronti – spiega Antonietta D’Albenzio, presidente dell’associazione L’angelo degli Ultimi – i senza tetto sul territorio urbano sono un centinaio tra quelli stanziali e gli itineranti, ma sono numerosi quelli che arrivano spostandosi con i treni per raggiungere un posto più sicuro, un riparo caldo e la possibilità di mangiare. Stiamo pensando alla possibilità si attrezzare un camper per la sosta medica che faccia il giro della città. Non è un progetto facile ma ci stiamo lavorando”.