Giampiero Foglietta, il benessere fisico di ogni sportivo è stato influenzato dalla pandemia

Giampiero Foglietta, il benessere fisico di ogni sportivo è stato influenzato dalla pandemia

18 Dicembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

Il Calcio è sicuramente lo sport più praticato del mondo con milioni di persone che lo praticano, almeno a livello amatoriale. La cosa, al di là dei grandi talenti che ne hanno rinverdito la fama accrescendo così la passione della gente, è spiegabile con alcune semplici riflessioni: basta poco per praticarlo (due pietre opportunamente dislocate possono rappresentare una porta); è fatto di poche regole semplici che non richiedono lunga preparazione per applicarle; è una pratica poco costosa perché non si avvale di ausili tecnici particolari, quali possono essere ad esempio quelli della scherma o del Tennis, per cui è una pratica sportiva, come ripetono un po’ tutti, a carattere nazional popolare. Questo senza nulla togliere, anzi, ad uno sport che fa battere i cuori ed emoziona milioni di persone in tutto il mondo.

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido esponente di questo sport: Giampiero Foglietta.

Inizia a praticare questo sport da piccolissimo, a soli 6 anni, con la squadra del suo paese Vignanello. 

Nell’anno in cui ere al Capranica calcio ha realizzato il sogno che ogni bambino ha nel cassetto, quello di affrontare una squadra di Serie A, in questo caso la Lazio di Simone Inzaghi a Formello davanti a 8000 tifosi.

Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Diciamo che appena iniziata la pandemia ho sofferto, penso un po’ come tutti del resto, perché passare da essere liberi di fare qualsiasi cosa ad essere barricati in casa è dura, però diciamo che tanto tempo messo a disposizione l’ho dedicato gran parte allo sport. Non ho paura del contagio per me ma più che altro per persone a me vicine come la famiglia dove magari ci sono persone anziane. Le norme restrittive a mio parere sono severe però anche giuste, ma dobbiamo essere noi anche a metterci un po’ di buonsenso nel rispettarle.

 Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

I danni che hanno causato sono stati molti partendo dal benessere fisico di ogni giocatore ad arrivare all’ aspetto economico perché è stato tutto mal gestito sin dal principio facendoci stare fermi praticamente tutto l’ anno eccezion fatta per la serie A e B, e ricominciare dopo un anno di inattività è dura.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per conseguire e mantenere il benessere psicofisico?

Per me lo sport è vitale perché ti permette di staccare dalla vita quotidiana, quando lo pratichi ti senti bene con te stesso è una parte fondamentale di te e quando ti impediscono di praticarlo è come se ti mancasse una parte di te.

 Cosa le ha dato il Calcio in termini di crescita personale sociale e professionale?

A me il calcio ha dato tanto sotto tutti i punti di vista, partendo dal conoscere tante persone che poi con molte di loro ti ci frequenti anche fuori dall’ ambito calcistico ad andare a giocare due tornei internazionali in Spagna e per poco vincerli, a realizzare anche il sogno che hai sin da bambino di giocare contro giocatori di serie A.