Gianluigi Marraffa: “La forza di volontà di fa andare oltre i propri limiti”
28 Settembre 2022“Un vincente non è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai.” (
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Gianluigi Marraffa.
La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?
Fortunatamente, almeno così sembra, il peggio dovrebbe essere passato. Purtroppo la pandemia è stata una pagina che purtroppo, chi più chi meno ha toccato tutti noi. Personalmente ho cercato di stare molto attento rispettando le direttive e i protocolli per poter comunque svolgere attività fisica, perché è comunque bene ricordarlo lo sport fa bene.
Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?
La pandemia e le decisioni prese dai politici, hanno sicuramente danneggiato tutti gli sport, io mi occupo di calcio e quindi posso affermare che i danni, soprattutto nelle serie minori sono stati molteplici, questo perché chi è deputato a dare direttive nella maggior parte dei casi, non è del settore.
Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?
Io sono nato con la passione per il calcio, posso affermare di esser nato col pallone tra i piedi, e certamente i miei genitori mi hanno sempre appoggiato in tutti i modi.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Le qualità ovviamente sono importanti, ma non bastano, anzi molte volte, e ci sono tanti esempi di calciatori e sportivi in generale, i quali magari pur non avendo qualità eccezionali sono diventati dei grandi giocatori togliendosi delle soddisfazioni impensabili, questo perché la mentalità, la forza di volontà e il duro lavoro li hanno portati ad andare oltre ì proprio limiti.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?
Ai ragazzi che vogliono provare a diventare dei calciatori dico che la serietà, dentro e fuori dal campo, la voglia di non mollare mai, la cultura del lavoro cercando di migliorarsi in tutto specialmente nei particolari, sono le basi per diventare un calciatore, perché come dicevo prima le qualità sono importanti ma solo con quelle di fa poca strada.