Ginecologia ed ostetricia, la rinascita di un reparto
6 Giugno 2019Nicola Colacurci: “Siamo al di sotto della media regionale per tagli cesarei perché da sempre ci siamo impegnati su questo fronte cercando di favorire al massimo i parti naturali”.
Da reparto quasi “fantasma” per il terremoto dell’80, ginecologia e ostetricia sono oggi protagoniste indiscusse dell’assistenza offerta dal Policlinico “Vanvitelli”, l’ex Primo Policlinico. Divisione di assoluto prestigio affidata alla guida del professore Nicola Colacurci, direttore trattato con affetto e stima sia dal rettore Giuseppe Paolisso che dal manager Maurizio Di Mauro per i risultati che la struttura – inaugurata nel luglio 2016 in Largo Santa Maria delle Grazie – assicura a un’utenza sempre più numerosa.
Dopo aver accettato anni di migrazione forzata nel vicino presidio degli “Incurabili”, il professore Colacurci – non a caso è presidente dell’Agui, l’Associazione dei ginecologi universitari italiani – è direttore e organizzatore di tutto il lavoro assicurato da una struttura di prim’ordine, un diamante della sanità.
“La carenza di personale che coinvolge a macchia di leopardo l’assistenza in Campania ci ha costretti ad attivare solo dodici posti letto. Ma dopo anni e anni di lavori e di trasferimenti in altri ospedali abbiamo inaugurato una divisione super efficiente. Il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, tagliò il nastro di un reparto che ha fatto in città la storia dell’ostetricia e della ginecologia”.
Professore Colacurci, dodici posti letto. E poi?
“Da noi tutte le camere di degenza hanno televisione a colori e aria condizionata. L’azienda Policlinico ha attivato l’intramoenia: da noi alle pazienti è garantita la sistemazione in camera singola ed i costi sono politici. Nel dipartimento di ostetricia e ginecologia lavorano dodici medici, sedici infermieri e quattordici ostetriche. Spero di avere presto i rinforzi per completare l’organico per portare a regime tutta la struttura che ha un tasso di occupazione del centoventi per cento”.
Il Policlinico “Vanvitelli” ha la divisione di ostetricia e ginecologia che lavora su tutto il fronte assistenziale.
“Come punto nascita siamo al di sotto della media regionale per tagli cesarei – chiarisce il professore Nicola Colacurci – perché da sempre ci siamo impegnati su questo fronte cercando di favorire al massimo i parti naturali. Tutta la struttura lavora molto sulle gravidanze a rischio che seguiamo costantemente con ecografi di ultima generazione. Siamo in fase molto avanzata per la procreazione assistita che da sempre contraddistingue questa divisione del Vanvitelligrazie alla collaborazione di un pool di specialisti con i quali otteniamo risultati più che soddisfacenti. Le pazienti incinte partecipano con interesse ai corsi gratuiti di accompagnamento al parto, la divisione nei primi cinque mesi del 2018 ha registrato 251 nascite (155 parti spontanei, 96 col cesareo), quest’anno le nascite nei primi cinque mesi sono state 323 (211 parti naturali, 112 col taglio cesareo)”.
Due sale parto, due sale operatorie di cui una attrezzata anche per i parti in acqua. La chirurgia uroginecologica come va?
“Molto bene anche quella. Operiamo signore che hanno problemi oncologici, così come ci interessiamo di ricostruzione pelvica, di prolasso genitale, di cistiti batteriche recidivanti, del dolore pelvico e delle endometriosi. I colleghi medici e le ostetriche seguono gli specializzandi che per la parte formativa lavorano su manichini, simulatori di ostetricia che abbiamo in reparto dal 2016, anno in cui ostetricia e ginecologia del Vanvitellisono finalmente tornate a casa”.