Giornata del rene, Aitf vicino ai trapiantati e ai dializzati
14 Marzo 2024“Oggi, in questa importante giornata mondiale del rene, l’Associazione Trapiantati di Organi AITF ODV, presieduta da Franco Martino, vuole sentirsi particolarmente vicina ai tantissimi trapiantati di rene e dializzati che da tanto, troppo tempo, continuano a subire sulla loro pelle le endemiche criticità, riscontrate e riscontrabili, sull’insufficiente e precaria assistenza loro riservata nei vari nosocomi del territorio.
E’ certamente encomiabile, da parte delle istituzioni sanitarie, organizzare attività pubbliche finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza alla prevenzione della malattia renale cronica; assolutamente si! Ma non si può pensare che questo che si fa in un solo giorno, in occasione di tale ricorrenza, possa essere sufficiente a stare a posto con la coscienza, se non si riesce ad assicurare, quotidianamente, una più adeguata e dignitosa assistenza a quelle persone fragili che ne hanno più bisogno. Il trapiantato di rene è diverso dal malato renale o renale cronico.
Un esempio fra tutti: non si può pensare che qualsiasi nefrologo, con tutto il rispetto che a tale categoria, sia in grado di assistere un paziente nel cosiddetto follow up del trapiantato; è indispensabile che tale compito, peraltro regolamentato da un rigido protocollo continuamente aggiornato dal ministero della sanità, e per esso dalla rete trapiantologica costituita dai vari centri trapianto della penisola, sia svolto da medici di esperienza e appositamente formati. Una formazione che a volte richiede anni di specifiche attività. Non si può improvvisare su questo campo, perché si gioca con la ritrovata vita di persone che hanno tanto sofferto e ancora soffrono, talvolta anche a causa di ostinate convinzioni di qualcuno che non trovano assolutamente legittimazione nella realtà operativa. Ancora mi torna alla mente l’epica battaglia che ho dovuto sostenere diversi anni orsono nel caso analogo dell’assistenza da fornire ai trapiantati di fegato fra: il semplice medico gastroenterologo e l’epatologo gastroenterologo che, anche allora, alcuni soggetti si mostravano restivi ad accettare. Poi, per fortuna, la questione fu “accettata” e tutto è proceduto bene.
Davvero non scherziamo su questi temi.
Alcuni numeri risalenti a qualche anno fa: su oltre 5000 dializzati in Campania; di cui, circa 4500 sono assistiti nel privato, i restanti 500 nel pubblico. Nell’intera provincia di Caserta sono circa 800 suddivisi fra pubblico e privati, di cui oltre 220 trapiantati suddivisi tra Caserta e Aversa.