Giornata mondiale del cancro infantile

A Salerno il focus nazionale, promosso dalla Fiagop e patrocinato dal Ministero della salute, per fare il punto sulle prospettive di cura delle neoplasie in età pediatrica.

Con il convegno nazionale su “Tumori solidi nel bambino: stato attuale e prospettive” svoltosi oggi nell’Aula Scozia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, scelta come sede unica, Salerno ha celebrato la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile.

Il convegno è stato organizzato dalla Fiagop insieme all’Associazione federata salernitana Open, presieduta da Annamaria Alfani, ai medici Aieop con il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Campania, del Comune di Salerno e dell’ospedale Santobono di Napoli.

Dopo i saluti del commissario straordinario dell’Azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, e gli interventi del presidente Fiagop, Angelo Ricci e del presidente Aieop, Mario Zecca, esperti italiani di chiara fama nel campo dell’oncologia, dell’ ematologia e dell’immunologia, hanno illustrato le novità diagnostiche e le problematiche legate all’approccio medico chirurgico e radioterapico dei tumori solidi nell’ età pediatrica miranti a migliorare ulteriormente le probabilità di guarigione.

Con quasi 1000 nuovi casi diagnosticati ogni anno, i tumori solidi dell’età pediatrica rappresentano una percentuale importante dei circa 1500 tumori rilevati in Italia ogni anno, in bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. È stata data particolare attenzione alle novità terapeutiche riguardanti l’indicazione all’uso dei nuovi farmaci biologici così come della proton terapia per i pazienti che necessitano di radioterapia. Sono state elencate, infine, le raccomandazioni per il follow-up a lungo termine per cercare di prevenire o diagnosticare per tempo possibili effetti tardivi collegati ai trattamenti.

Una sessione del convegno è stata riservata ai guariti o meglio, ai lungo-sopravviventi da tumore pediatrico, riuniti nel secondo convegno nazionale. Oggi in Italia vivono quasi 50.000 persone curate per tumore in età pediatrica e la loro età media è di circa 29 anni. Tra gli argomenti trattati, anche, le problematiche legate al momento della transizione dall’età pediatrica a quella dell’adulto, oltre che delle possibili discriminazioni di tipo lavorativo, carrieristico e assicurativo.