Giornata mondiale dell’osteoporosi
16 Ottobre 2019Il 20 ottobre, come ogni anno, si celebra il giorno dedicato alla patologia. La ricorrenza, come sempre, è promossa dalla International osteoporosis foundation.
Centinaia gli eventi, in ogni continente, sono dedicati a sensibilizzare la popolazione su questa malattia. Lo scopo della giornata è quello di portare all’attenzione del grande pubblico l’osteoporosi, patologia cronica caratterizzata da una perdita della massa e della qualità delle ossa che le rende di conseguenza più fragili, aumentando il rischio di fratture. L’osteoporosi rappresenta un’importante causa di disabilità, tanto diffusa quanto sottovalutata, specie tra le persone anziane. A causa del progressivo e costante invecchiamento della popolazione l’osteoporosi è una patologia in crescita in tutti i Paesi a economia avanzata. Rappresenta un importante problema di sanità pubblica che colpisce 200 milioni di persone in tutto il mondo, e, seppur destinata a un rapido incremento, non desta l’interesse e la preoccupazione generale che meriterebbe. La giornata mondiale dell’osteoporosi vuole quindi da una parte accrescere il grado di conoscenza su questa patologia silenziosa e dall’altro sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione.
L’osteoporosi non è, come spesso viene considerata, una patologia prettamente della terza età o che colpisce le sole donne: solo in Italia infatti si stima che circa 4 milioni di persone ne siano colpite, di cui 3.200.000 donne e 800.000 uomini con età superiore ai 50 anni. La fragilità ossea può però insorgere come effetto secondario di alcune terapie farmacologiche anche nelle persone più giovani. Per questo motivo oltre a una corretta informazione su questa patologia, è importante sostenere chi l’affronta, senza dimenticare di promuovere un’adeguata prevenzione per evitare l’insorgenza delle fratture ossee, con conseguente peggioramento della qualità di vita.
In Italia la celebrazione della Giornata mondiale dell’osteoporosi è organizzata da Firmo, la Fondazione italiana ricerca sulle malattie dell’osso diretta dalla Professoressa Maria Luisa Brandi, ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Firenze. Firmo è un esempio unico di ente privato non profit, che opera da oltre dieci anni nel campo delle malattie dello scheletro. Queste colpiscono, solo in Italia, milioni di persone, ma al loro riguardo la sensibilizzazione e l’informazione sono ancora troppo scarse, così come i fondi destinati alla ricerca. Firmo ha organizzato una conferenza stampa che si terrà a Roma martedì 15 ottobre 2019 dalle ore 11.00 alle 13.00, nella Sala Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità. Insieme alla moderatrice Margherita de Bac, i maggiori esperti a livello internazionale della malattia e le Istituzioni faranno il punto sull’attuale situazione in Italia: dai recenti avanzamenti della scienza alle sfide future, dall’impegno del mondo delle Istituzioni fino alle politiche assistenziali.
A questo proposito saranno presentati i traguardi raggiunti e le future iniziative della coalizione Framr(r), impegnata da un anno per la lotta alle fratture da fragilità nel nostro Paese. In Italia sono 58.000 le donne colpite ogni anno da tumore al seno, più del 75% delle quali assume terapie anti-ormonali che causano fragilità ossea, esponendole a un crescente rischio di fratture. Le donne spesso non hanno coscienza che il percorso di cura dovrebbe comprendere anche la gestione di questo aspetto. Dal 1° novembre, data di inizio della campagna, le donne verranno raggiunte attraverso i canali social da informazioni, servizi, esperti, per essere aiutate a prendere coscienza del problema e capire che si può evitare e curare.