Giuseppe Migliucci, lo sport è un farmaco per la salute di ogni individuo
23 Giugno 2021Secondo l’indagine quantitativa condotta da Asi (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) e Swg, solo 3 italiani su 5 hanno continuato a praticare attività sportive durante la pandemia; un po’ meno di 1 su 5 ha cominciato a farla dopo il lockdown. La percentuale di chi pratica discipline sportive è infatti scesa dal 66% al 59%. Per questo l’OMS raccomanda di non trascurare il proprio corpo anche quando si è chiusi in casa: lezioni di ginnastica online, attività con i propri figli, o perfino, in mancanza d’altro, fare le scale un po’ di volte al giorno o camminare sul posto.
Vivere senza movimento non si può, il fai da te può aiutare parzialmente, ma, fortunatamente dal 24 maggio le palestre hanno riaperto i battenti.
Ma quanti danni la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica hanno arrecato agli operatori del settore ed ai tantissimi fruitori?
Ne parliamo con un valente Personal Trainer, Giuseppe Migliucci.
Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, la paura del contagio ed il disagio per le misure restrittive?
C’è stato un primo momento nel quale non credevo che gli effetti potessero raggiungere una così grande risonanza a livello mondiale creando terrore in tutta la popolazione.
Pensavo e speravo a qualcosa di meno impattante, di meno grave che potesse passare in poco tempo, purtroppo così non è stato, ma nessuno poteva prevederlo…il mio atteggiamento nel corso dei mesi è cambiato adattandosi molto a quelle che sono state le dinamiche della pandemia passando da una fase iniziale di “leggerezza” ad una molto più coscienziosa e prudente per il bene della comunità, della mia famiglia e per me stesso. Nonostante tutto ho vissuto questo periodo abbastanza sereno stando attento e seguendo alla lettera quelle che sono state le misure preventive dettate dal Governo.
Il disagio di queste misure è stato notevole, ci hanno costretto a ridefinire in modo
Improvviso ed inaspettato completamente la nostra vita sociale, familiare e lavorativa. Il disagio più grande è stato il sentirsi in “prigione” nella propria casa, nella propria città, non potendo fare alcunché, l’unica cosa era stare ad aspettare seguendo le norme di profilassi.
Quanti danni hanno arrecato al settore Fitness-Palestre-Piscine e Centri Sportivi la pandemia, le clausure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Le conseguenze per il nostro settore sono state notevoli, direi gravi. Molti centri purtroppo non hanno retto la situazione ed hanno dovuto chiudere, il tutto a causa di uno Stato/Governo che nella gestione della pandemia si è mostrato poco all’altezza, a differenza di altre nazioni che hanno sempre sostenuto e fatto ben sperare i loro cittadini/lavoratori.
Credo fermamente che con delle linee guida precise e rispettate, saremmo riusciti ad evitare il periodo di chiusura totale. Mi piace però guardare il bicchiere sempre mezzo pieno, per il nostro settore, ma non solo è stata un’occasione per rimettersi in gioco, rivalutare il proprio operato, il metodo di lavoro. È stato anche un modo per molte persone (seppur costrette dalla noia) di avvicinarsi al mondo del Fitness apprezzandone i benefici. È stato tutto molto inaspettato e veloce per tutti compreso il Governo che si è trovato ad affrontare e gestire una situazione così drammatica, in parte comprendo le difficoltà ma per certi versi mi trova in completo disaccordo per la gestione delle misure restrittive e la gestione del lockdown (basti pensare che mentre noi pensavamo ai banchi con le rotelle ed ai bandi per i monopattini in Inghilterra già si adoperavano a somministrare la prima dose del vaccino).
Quanta valenza annette al binomio Sport-Salute?
Sono nato e cresciuto di Sport ed oggi (già da diversi anni) è il mio lavoro.
Non lo scopro io ma lo Sport viene definito dall’OMS un farmaco, già questo ci dovrebbe far riflettere molto sull’importanza dello Sport per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico. Lo Sport è una palestra di vita, ti prepara alla vita reale, ti prepara alla vita sociale, quella che proprio di questi tempi sta venendo a mancare.
Oltre ad apportare benefici per la salute credo sia fondamentale nella formazione morale di ogni singolo individuo, ci insegna a rispettare le regole, a rispettare un compagno, a rispettare un avversario, ad accettare le sconfitte, ci insegna che per ottenere qualcosa di importante bisogna sudare lottare e guadagnarsele. Questi sono alcuni aspetti, potrei scrivere un libro.
Lo Sport è Salute!
Cosa Le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale lo Sport in generale ed il Fitness in particolare?
Lo Sport mi ha dato tanto, non credo di essere un uomo perfetto, ma credo in quello che sono e nei valori che la mia famiglia e lo Sport in questi anni mi hanno trasmesso e regalato… ogni giorno cerco di rispettare questi valori nel lavoro, nelle amicizie e nella vita privata. Ci sono ricordi ed episodi legati alla mia infanzia ed adolescenza vissuti attraverso e grazie allo Sport che mi porterò sempre dentro, come ci sono persone, allenatori, compagni di squadra e amici che, anche se per un solo campionato faranno sempre parte di me….e di questo li ringrazio.