Giuseppe Stancanelli: “Circondatevi di persone che coltivano le vostre stesse passioni”
15 Luglio 2022Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Giuseppe Stancanelli.
La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?
Riguardo alla pandemia, posso dirle, avendo 2 figli piccoli la responsabilità di gestire la situazione è ancora più grande, quindi ho cercato soprattutto di donare loro tranquillità e spensieratezza adottando sempre le giuste precauzioni ma senza troppo allarmismo.
Allo stesso tempo trascorrendo molto tempo a casa abbiamo creato una stanza apposita con una porta da calcio affinché potessero cmq continuare a praticare ciò che a loro più piaceva
Adesso invece, anche se sembra che la curva del contagio sia tornata ad alzarsi, siamo tornati a condurre una vita “normale”.
Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua socialità?
Il calcio come ben sa è stato bloccato, soprattutto quello minore, con molte società e i molti calciatori che hanno fatto fatica a ripartire, il discorso green pass e tampone obbligatori hanno creato non pochi problemi.
Chi è stato tra gli amici o in famiglia a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua folgorazione, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ai miei tempi, anche se sono ancora molto giovane, le strade erano piene di bambini a differenza di oggi, si giocava ogni giorno a pallone tra una saracinesca e l’altra, oppure nei terreni abbandonati.
È così che è nata la mia passione per il calcio e lo sport in generale.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Qui sfonda una porta aperta, la forza di volontà è tutto, nello sport oltre alle doti naturali che sono sicuramente fondamentali, l’allenamento, l’abnegazione, la voglia di non mollare mai sono caratteristiche che non possono mancare per raggiungere determinati obiettivi e questo è ciò che cerco anche di trasmettere ai miei figli.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla specialità, cosa suggerirebbe?
Oltre a quello che ho appena citato, quindi non mollare mai, e dare sempre il massimo… suggerirei di coltivare sempre la propria passione e circondarsi di persone che la coltivino e la alimentino ancora di più, perché la passione è il motore della macchina, in questo caso il calcio, se si spegne la passione finisce tutto.