Gli ammalati di Capri senza assistenza
19 Giugno 2019I consiglieri regionali Ciarambino e Cirillo: “Malata debilitata costretta ad attraversare il Golfo su sedia a rotelle, ma il governatore chiede ancora di uscire dal commissariamento”.
Ci vanno giù pesanti i consiglieri regionali dei 5Stelle nel denunciare la grave carenza assistenziale per i residenti dell’isola azzurra. “Una paziente oncologica, in condizioni delicate a seguito di una terapia a cui è stata sottoposta in mattinata, non può essere trasferita da Capri a Napoli perché l’idroambulanza è rotta, eppure De Luca si preoccupa di offendere e minacciare ministri e premier perché lo facciano uscire dal commissariamento in sanità. Da oltre un mese l’unica idroambulanza a disposizione dei sanitari dell’ospedale Capilupi è in panne ma dal Dipartimento di emergenza urgenza, nonostante la previsione di un considerevole flusso di turisti, non è stata attivata alcuna iniziativa per affrontare eventuali emergenze come quella verificatasi questa mattina. È noto che, per questioni di sicurezza, le compagnie di navigazione non possono trasportare mezzi con persone a bordo. La povera paziente è stata costretta ad affrontare il viaggio in sedia a rotelle nell’area passeggeri, sebbene estremamente debilitata. Ci sono in gioco vite umane e non ci sono neppure i mezzi a disposizione per poterle soccorrere o trasferirle nei tempi richiesti a nosocomi più attrezzati e De Luca ha ancora il coraggio di chiedere, in queste condizioni, l’uscita dal commissariamento, minacciando addirittura di denunciare il presidente Conte e il ministro Grillo”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e Luigi Cirillo.
“Di fronte a questo ennesimo e vergognoso caso, al quale potrebbero sommarsene altri se non si procede al più presto a ripristinare il servizio di idroambulanza, ci chiediamo se la Lega, con il sottosegretario Garavaglia, abbia ancora il coraggio di giudicare la Campania nelle condizioni di uscire dal commissariamento. Così come ci chiediamo per quanto tempo ancora Salvini sia disposto a violare quella norma, che lui stesso ha votato, che ha ripristinato l’incompatibilità tra governatore e commissario per la sanità. Siamo sempre più convinti – concludono Ciarambino e Cirillo – che togliere la sanità dalle mani di De Luca equivale a salvare vite umane e a restituire ai campani il sacrosanto diritto all’assistenza”.