Gli esami non finiscono mai
17 Aprile 2019Meno che meno per i direttori generali, compresi quelli con qualche incertezza curricolare, che potranno rifarsi partecipando all’apposito corso attivato in questi giorni dalla Regione.
Le precedenti decisioni della sezione terza – quater del Tar Lazio non sono state favorevoli. In Italia oltre dieci ricorsi di professionisti che volevano entrare nell’elenco nazionale per aspiranti direttori generali di aziende sanitarie pubbliche sono stati respinti, provocando nei ricorrenti delusione e amarezza. Capitolo chiuso per tutti? Macché.
Dalla Regione Campania arriva prontamente un aiuto, una sorta di “esame di riparazione”, per chi rischia di rimanere fuori dalle prossime tornate di nomine. Con la collaborazione del Formez Pa, dell’Università Federico II e dell’Università di Salerno ecco al via la seconda edizione del “Corso di formazione manageriale in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria”. Pagando una quota di 2.600 euro ci si iscrive a un corso teorico pratico in aula (132 ore, 33 giornate) e ad un altro sul campo (36 ore, 9 giornate) per ottenere – dopo la consegna di una project work e il superamento di un esame – il necessario “certificato di formazione manageriale”. Sì proprio quell’attestato che alla presentazione di una raffica di ricorsi ha costretto la sezione terza – quater del Tar Lazio a dichiarare inammissibili le domande di inserimento nell’elenco nazionale per aspiranti direttori generali. Che fare, come muoversi?Dalla Campania arriva quello che alcuni considerano una sorta di esame di riparazione perché tra luglio e settembre dovrebbe essere aggiornato l’elenco nazionale degli aspiranti direttori generali. Ma bisogna muoversi in fretta. Anzi immediatamente. Il termine di iscrizione scade infatti alle 13 del 22 aprile. Ossia nel Lunedì dell’Angelo, il classico lunedì di Pasquetta dedicato, di solito, a gite e scampagnate.
Iscrizioni aperte ai direttori generali della Campania e di altre Regioni privi del certificato di formazione manageriale e ai professionisti in possesso dei requisiti per essere inseriti nell’elenco nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale. Attilio Antonio Bianchi, attuale direttore dell’Irccs “Pascale”, ha presentato nel 2018 un ricorso (il 4805) al Tar Lazio perché il ministero della Sanità lo aveva escluso dall’elenco nazionale degli idonei. È stato “inserito con riserva” nell’elenco nazionale, ma il suo ricorso è stato esaminato una settimana fa in Camera di Consiglio dal Tar Lazio. Bianchi promosso o bocciato? Il responso dei giudici amministrativi – che hanno respinto molti ricorsi simili al suo – a questo punto potrebbe non interessare perché un eventuale “no” del Tar potrebbe essere superato iscrivendosi al corso di formazione manageriale che la Regione Campania ha messo rapidamente in cantiere con il Formez.
Apprezzato e stimato dal governatore De Luca che gli ha affidato la guida dell’Istituto “Pascale”. Il manager salernitano programma da tempo anche la ristrutturazione dell’Ascalesi, ospedale passato dall’Asl Napoli 1 al Pascale per potenziare ulteriormente in città la rete assistenziale per pazienti oncologici. Non avrebbe senso oggi chiedersi perché il governatore scelse il salernitano Bianchi che – privo del certificato manageriale – fu preferito ad altri candidati per la gestione del Pascale. Così come oggi perderebbe valore la decisione positiva o negativa del Tar Lazio sul ricorso di Attilio Bianchi, superabile eventualmente con il corso organizzato da Regione – Formez – Università. Un dato è che Attilio Bianchi, come manager, è apprezzato da chi lavora in prima linea sul fronte oncologico.
Con la crisi di lavoro che interessa tutta l’Europa nessun manager rinuncia volentieri a stipendi di circa 200 mila euro l’anno. E non a caso la Regione Campania ha organizzato una sorta di “esami di riparazione”, necessari per rimettere in corsa direttori generali di tutta Italia che – anche se sforniti dei certificati di formazione manageriale – hanno diretto aziende sanitarie pubbliche…