Grave carenza di infermieri al “Gaetano Fucito”
16 Marzo 2021La Direzione strategica del “Ruggi”: “Si sottolinea che dal Presidio, negli ultimi mesi, sono andati via sedici infermieri e quattro Oss, senza che avvenisse alcuna sostituzione”.
Al Pronto soccorso del Presidio ospedaliero “Gaetano Fucito” di Mercato San Severino, plesso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno persiste una grave carenza di personale infermieristico. A denunciarlo il segretario generale Fp-Cgil Salerno Antonio Capezzuto e i delegati Rsu aziendale Gerardo Liguori e Gerardo Sessa.
“La presenza di soli cinque infermieri a turno non risulta esaustiva per poter garantire le attività della tendostruttura dedicata per gli accessi al Pronto soccorso e per i diversi servizi attivi nel Presidio, l’osservazione in contumacia dei Covid positivi in numero sempre più crescente, e l’assistenza dei pazienti che accedono al Pronto soccorso per altre patologie o eventi e che richiedono ausilio in attesa di ricovero” – si legge nella nota inviata alla Direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona”, al direttore medico di Presidio, al responsabile e al coordinatore del Pronto soccorso del nosocomio della Valle dell’Irno.
“Si sottolinea che dal suddetto Presidio, negli ultimi mesi, sono andati via a diverso titolo sedici infermieri e quattro Oss, senza che avvenisse alcuna sostituzione. La Direzione medica di Presidio ha inviato numerose note per la sostituzione del personale andato via e nelle more ha attivato una manifestazione di interesse interna per i servizi di pre-triage ambulatoriale e di reparto con personale dedicato, proponendo lo stesso ai singoli reparti” – aggiungono.
“L’utilizzo di infermieri da altri reparti rischia di depauperare ulteriormente i reparti e i servizi, auspicando in ogni caso che tali modalità avvengano con modalità chiare e trasparenti.
Le difficoltà sempre più crescenti che ricadono su un numero ristretto di operatori del Pronto soccorso, obbligano quanti in indirizzo al reclutamento urgente di nuovo personale, a tutela dei servizi assistenziali e soprattutto dello stato di salute degli operatori ormai allo stremo. Tali difficoltà, trasformatesi anche in appello sottoscritto dai lavoratori, devono essere immediatamente recepite dalla Direzione strategica affinché si evitino conseguenze dall’impatto istantaneo sui servizi offerti presso il Presidio in oggetto. Altresì resta inevasa la richiesta di assegnazione dell’ambulanza bariatrica. Il Presidio ha la necessità di garantire l’assistenza e la cura di pazienti bariatrici, assicurando un insieme di attività finalizzate alla prevenzione dei rischi connessi a tali prestazioni con l’utilizzo di tutte le attrezzature tecniche necessarie” – conclude la nota a firma dei dirigenti sindacali Liguori e Sessa, e del segretario generale Capezzuto.