Grave carenza di personale all’ospedale di Sorrento.

Grave carenza di personale all’ospedale di Sorrento.

9 Ottobre 2018 0 Di Gaetano Milone

Per il direttore sanitario,Luigi Esposito,la difficoltà dei collegamenti sarebbe alla base di un fuggi fuggi generale che rischia di mettere a dura prova la tenuta del nosocomio.Pure,se la Regione volesse, la soluzione ci sarebbe….

Sulla  sua scrivania nella stanza a piano terra all’ingresso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, con panoramica a 360 gradi su chi esce ed entra dal malandato edificio, (gli intonaci cadono a pezzi), prezioso e vitale avamposto sanitario per i cittadini della penisola sorrentina, la “pratica” che gli toglie il sonno è quella dei turni di lavoro nei vari reparti. Il male endemico del Presidio Ospedaliero di Sorrento di cui è direttore sanitario Luigi Esposito, insieme al “De Luca e Rossano” di Vico Equense è la mancanza di personale medico e soprattutto paramedico.

Far quadrare i “conti” come un vecchio padre di famiglia è impresa ardua quando si tratta di materiale umano e soprattutto con grosse valenze professionali. “ La causa prima della “fuga” del personale medico e paramedico dal Santa Maria della Misericordia – ci spiega il dott. Esposito, una vita spesa con entusiasmo e capacità ai vertici della sanità sorrentina e profondo conoscitore di uomini e cose – è la distanza dai luoghi d’origine dei lavoratori, i trasporti pubblici insufficienti e carenti, la mancanza di parcheggio nell’ospedale che rende problematica l’uso di auto propria. I vincitori di concorso nell’ambito dell’Asl Na3 assegnati a Sorrento, dopo poco chiedono il trasferimento in strutture più vicine alle proprie abitazioni (l’Asl Na 3 ha competenze su un vasto territorio, Nola compresa), così come, inspiegabilmente, anche personale medico e paramedico residente in penisola”.

 “Potenzialmente – aggiunge Luigi Esposito – con ben tre camere operatorie di cui disponiamo (chirurgia, ortopedia, urgenza) a differenza dello stesso San Leonardo di Castellammare di Stabia che ne ha solo due, potremmo aumentare di molto gli interventi con un organico superiore”.

Quale la soluzione, per mettere a pieno regime un’ospedale che soprattutto negli ultimi tempi ha ricevuto encomi e ringraziamenti da residenti e turisti grazie all’operatività dei reparti di Medicina, Cardiologia Utic, Ortopedia, Chirurgia, rianimazione, radiologia, Laboratorio d’Analisi ed un Pronto soccorso all’avanguardia?. “Basterebbe che la Regione riuscisse a bandire concorsi per le singole strutture evitando di conseguenza le richieste di trasferimento”. Una chiacchierata a cuore aperto la nostra, con tante cose   ancora da fare per migliorare l’assistenza sanitaria in una penisola sorrentina, capitale del turismo campano, con ben due presidi ospedalieri che soffrono di carenza di personale e non riescono ad esprimere tutte le proprie potenzialità.