Guai a tacere di fronte alla violenza
18 Maggio 2019Lo Stato deve reagire con fermezza. Lo chiedono in tanti, dal manager della Napoli 1, Ciro Verdoliva, al presidente dell’ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti, al consigliere regionale Francesco Borrelli.
Oramai è un coro: questa violenza assurda e cieca deve finire. Poche mele marcie non possono condizionare il destino di una città come Napoli. Il primo ad alzare la voce per condannare, senza mezzi termini, la vile sparatoria all’interno di un ospedale è il commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva: “Quanto accaduto è vergognoso e non dovrebbe mai più ripetersi, fatti simili non dovrebbero succedere in città come Napoli che, merita di vivere il proprio riscatto senza essere oscurata dalle schifose ombre della camorra”. E ancora: “La nostra è una battaglia di civiltà ma, non è una battaglia solo di Napoli o dei napoletani, è una battaglia che riguarda tutti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti. “Voglio esprimere solidarietà ai colleghi che l’altra notte hanno vissuto momenti di paura mentre erano impegnati a fare il proprio lavoro – dichiara Scotti – un episodio, quello vissuto al Pellegrini, che deve essere stigmatizzato con decisione e che deve vedere una forte risposta da parte delle più alte cariche dello Stato, a cominciare dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché tra aggressioni e intimidazioni, si lavora ormai in condizioni proibitive”.
Molto duro anche l’intervento del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli che invoca “tolleranza zero”. “Questa è una guerra frontale e come tale va affrontata – dice Borrelli – non possiamo permetterci, come suggerisce qualcuno, di lasciarli uccidere tra di loro, perché spesso vengono coinvolte vittime innocenti. Non è pensabile aspettare passivamente che questi delinquenti, un giorno, entrino fin nelle nostre casa per ucciderci”.