Guardie Particolari Giurate, no alla violenza sulle donne

Guardie Particolari Giurate, no alla violenza sulle donne

23 Marzo 2020 0 Di La Redazione

Giuseppe Alviti: “Persistono discriminazioni nel mondo della sicurezza privata rispetto alle assunzioni in servizio di personale femminile da parte degli istituti di vigilanza”.

 

La violenza contro le donne è una ferita della società che ancora non sembra intraprendere la via della cicatrizzazione: secondo i dati raccolti finora, dall’inizio dell’anno già cinquanta donne hanno addirittura perso la vita, vittime di una brutalità difficile da spiegare ed impossibile da comprendere. Non è una questione di età, di colore della pelle, di fede: la violenza colpisce ogni tipo di donna e solo una persona su dieci trova la forza di denunciare le violenze subìte mentre molte aggressioni restano impunite perché le donne, per paure di possibili ripercussioni o per volontà di perdonare l’assalitore, preferiscono il silenzio alla denuncia.

L’aggressore e a volte, purtroppo, l’assassino è quasi sempre il fidanzato, il marito, il convivente, l’ex compagno o il padre della vittima, ma esistono anche casi in cui l’aggressore è un collega o semplicemente un uomo sentimentalmente rifiutato dalla donna offesa. La violenza contro le donne si manifesta in varie forme (stupro, violenza domestica, incesto, mutilazioni sessuali) e in vari modi (violenza fisica, psicologica, sessuale, economica ed a volte prendendo a pretesto motivi religiosi.

“Chi ha detto che le donne sono il sesso debole – si chiede Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione nazionale Guardie Particolari Giurate – le donne meritano rispetto ed amore perché sanno dare rispetto ed amore, anzi, sono artefici di vita nella loro fisicità e non solo. La violenza contro le donne, fisica e morale, va contrastata senza ‘se’ e senza ‘ma’. Innanzitutto, ritengo essenziale ridare dignità al ruolo della donna nella società: le donne hanno da sempre dimostrato coraggio e volontà e meritano il giusto peso nei luoghi di lavoro”.

“In quanto presidente dell’Associazione nazionale Guardie Particolari Giurate, – continua Alviti – a gennaio di quest’anno ho interpellato le istituzioni competenti in merito a quella che per me è una situazione discriminante che regna nel mondo delle Guardie Giurate rispetto alle assunzioni in servizio di personale femminile da parte degli istituti di vigilanza privata. Vedo, con molto piacere, donne completamente inserite in qualsiasi tessuto sociale, anche nelle Forze Armate, in Italia, ma desidero ricordare che in Campania le donne Guardie Particolari Giurate sono quasi assenti”.

“Alla luce di questa situazione, ho voluto compiere un primo importante passo a favore delle donne – spiega Alviti – Ho scelto, infatti, per alcune ruoli specifici dell’Associazione delle donne di grande esperienza ed intelligenza.

“In quanto presidente dell’Associazione nazionale Guardie Particolari Giurate, desidero garantire alle donne massima disponibilità sotto ogni punto di vista – conclude Giuseppe Alviti – come istituzione siamo disponibili ad ascoltare le donne in difficoltà e ad indirizzarle verso gli organi competenti, come associazioni e quanto altro. A volte, un consiglio può fare la differenza tra un sorriso ed una lacrima”.

“Le donne hanno la capacità di sorridere anche quando non hanno motivi per farlo – spiega Francesca Di Stefano – giovane guardia particolare giurata dell’istituto di vigilanza privata Security Service che da anni è in prima linea per garantire posizioni alle donne oltre che nell’area armata anche nel campo dei servizi fiduciari, un vero esempio di azienda all’avanguardia”.